28 agosto 2025
Aggiornato 02:00
L'incidente alle 11.30

Puglia, scontro tra treni: almeno 12 vittime. «Un disastro»

10 vittime e decine di feriti. Questo il bilancio provvisorio di uno scontro tra due treni verificatosi tra Ruvo di Puglia e Corato in un tratto di aperta campagna. Renzi: non ci fermeremo finché non sarà fatta chiarezza

RUVO DI PUGLIA - 12 vittime e decine di feriti. Questo il bilancio provvisorio di uno scontro tra due treni verificatosi tra Ruvo di Puglia e Corato in un tratto di aperta campagna. I treni, molto affollati e frequentati per lo più da pendolari, correvano su un binario unico e si sono scontrati frontalmente intorno alle 11.30 di questa mattina. Stando alle prime ricostruzioni presumibilmente andavano a velocità sostenuta. Uno dei treni ha soltanto due vagoni rimasti quasi intatti; l'altro soltanto l'ultimo, quello di coda. Qui le prime immagini riprese da askanews.

Le lamiere accartocciate
Sul posto ci sono decine di ambulanze e sono al lavoro i vigili del fuoco che stanno estraendo i passeggeri rimasti incastrati sotto le lamiere. Le prime carrozze dei due treni sono completamente accartocciate. Tra i feriti soccorsi c'è anche un bambino di 7 anni, che è stato trasportato subito in ospedale con l'elisoccorso. Tantissimi i feriti trasportati in ospedale in codice rosso. Molte le persone che si sono sentite male sul posto una volta fatte avacuare dai treni.

"Un disastro come se fosse caduto un aereo"
"È un disastro come se fosse caduto un aereo" si legge nel post pubblicato su Facebook dal sindaco di Corato Massimo Mazzilli. "I soccorsi e la protezione civile è tutta sul posto, purtroppo ci sono vittime». "Al momento sono sul posto» ha raccontato ai giornalisti, «sto coordinando le operazioni. E' stata attivata la Protezione civile e sono stati predisposti dei posti di soccorso. Le persone che sono autonome vengono accompagnate lontano dalla zona. Le vittime per quanto risulta sono una decina ma i vigili del fuoco stanno ancora lavorando». Un disastro che non ha precedenti nella storia italiana e che molto probabilmente è stato causato dall'errore umano. Pare che il tratto della ferrovia in cui è avvenuto l'incidente fosse gestito telefonicamente perché non dotato di sistemi tecnologici.

Renzi: "Non ci fermeremo finché non sarà fatta chiarezza"
«Non ci fermeremo finché non sarà fatta chiarezza", ha detto il presidente del consiglio, Matteo Renzi, che ha espresso il suo cordoglio per le vittime del disastro. Intanto anche il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, si sta recando sul posto. Il ministro dei Trasporti, Graziano Delrio, si è attivato e ha chiamato la società Rfi per chiedergli di mettersi a disposizione e dare tutto il supporto alle società coinvolte, del gruppo Fs.