Referendum, Boschi: «Non un voto pro o contro Renzi, ma pro o contro l'Italia»
Il ministro Maria Elena Boschi, in occasione di un convegno della Cisl, scende in campo per il sì al referendum costituzionale del prossimo autunno
ROMA - Il ministro Maria Elena Boschi, in occasione di un convegno della Cisl, scende in campo per il sì al referendum costituzionale del prossimo autunno. Che, a suo avviso, sarà una scelta tra «restare nel sistema attuale» e un «futuro diverso».
La base di altre riforme
Per il ministro, le riforme istituzionali non sono state «un elemento secondario, per distrarre l'opinione pubblica dai problemi veri», ma un pezzo importante del cambiamento del nostro paese, la base su cui costruire anche altre riforme. «Ecco perché sono state al centro del nostro impegno ed ecco perché il nostro governo è nato con quell'obiettivo».
Un futuro diverso
Il referendum - ha aggiunto Boschi - è una scelta tra la possibilità di restare nel sistema attuale o provare a dare un futuro diverso. «Le riforme servono anche a far crescere economicamente il nostro paese, non a caso il ministro dell'Economia è il principale sostenitore delle riforme».
Italicum elemento di stabilità
Boschi ha poi ricordato che il referendum non sarà sulla legge elettorale, ma che l'Italicum - ha detto - contiene un «elemento di stabilità» fondamentale perché «democrazia è anche possibilità di decidere». Con la nuova legge elettorale, a suo avviso i cittadini saranno facilitati a scegliere la maggioranza. «Democrazia è anche avere la possibilità possibilità di decidere, altrimenti rimaniamo in un sistema bloccato».
Non un voto pro o contro il Governo, ma pro o contro l'Italia
Quanto alla stabilità del governo Renzi, il Ministro ha puntualizzato che il voto sulla riforma costituzionale non è un voto sul governo: piuttosto, è un voto sul futuro dell'Italia. Una «bella tappa di montagna, di quelle difficili, che mi auguro - ha osservato Boschi - venga affrontata in modo molto pacato, sui contenuti».Quindi, niente pro o contro rispetto al governo, ma un voto «pro o contro l'Italia».
Lasciare le cose come stanno o rinnovare
In quest'ottica, a suo avviso votare no al referendum significa lasciare le cose come stanno e dunque chi fa questa scelte è «contento così come sta». Lo ha detto il ministro Maria Elena Boschi ad un convegno della Cisl sulle riforme. «Secondo me - ha aggiunto - chi ha più voglia di migliorare la propria situazione non può accontentarsi dell'esistente, ha bisogno di guardare al futuro, di dire sì alla riforma costituzionale. E ciascuno di noi sarà padre e madre costituente, sarà la riforma di tutti noi». E' una «scelta che può anche far tremare un po' i polsi», ma «mi auguro che in questa tappa di montagna ci si alzi sui pedali e che insieme potremo affrontare le prossime tappe».
(Fonte Askanews)
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