20 aprile 2025
Aggiornato 04:30
Sospetti sulla consultazione

Salvini e Grillo denunciano le «primarie taroccate» del PD

Il voto anomalo dei cinesi che ha incoronato Mr Expo Giuseppe Sala candidato sindaco del centrosinistra a Milano non convince né il leader della Lega Nord né quello del Movimento 5 stelle

MILANO – Le urne colorate e tanta gente in coda fin dall'apertura dei seggi. Anche qualcuno che non ci si aspettava proprio di vedere. Si sono svolte così, in un weekend grigio dal punto di vista meteorologico, ma molto animato da quello politico, le primarie del centrosinistra a Milano per la scelta del candidato sindaco per il dopo Pisapia. Ha vinto Giuseppe Sala, Mister Expo, il favorito dei sondaggi e di Matteo Renzi, ma tra le polemiche. La più accesa riguarda l'inattesa partecipazione della comunità cinese alle consultazioni: e non è stata una casualità. All'incrocio tra via Sarpi e via Niccolini, nel primo dei due giorni di voto è spuntato un banchetto che forniva informazioni su dove e come scegliere il candidato del centrosinistra per la corsa alla poltrona di sindaco. E a tal proposito c'è chi racconta di aver visto, sullo stesso banchetto, nella mattinata di sabato volantini elettorali soprattutto di Sala, che la comunità degli imprenditori Italia-Cina ha pubblicamente ammesso di preferire.

Salvini: Povera Milano
Una polemica che, dunque, macchia la vittoria di Sala. «Trattandosi di primarie interne alla coalizione ognuno è libero di fare quel che vuole, ma francamente vorremmo capire che senso hanno consultazioni dove vanno a votare cinesi prezzolati che manco sanno chi sono i candidati. D'accordo che siamo vicini a Carnevale, e come si dice ogni scherzo vale, ma avevamo capito che queste erano le primarie del candidato sindaco di centrosinistra per Milano, non per Pechino. Comunque contenti loro...», dichiarano Paolo Grimoldi, deputato della Lega Nord e segretario della Lega Lombarda, e Davide Boni, segretario della Lega Nord Milano. «File di cinesi, molti dei quali intervistati dalle tivù non parlano neanche italiano, votano il renziano Sala alle primarie Pd per Milano. Che pena, povera Milano e povera sinistra», aggiunge il segretario federale della Lega Nord Matteo Salvini sulle primarie del Pd a Milano.

Grillo: Primarie taroccate
«Le primarie Pd sono taroccate – scrive senza mezzi termini Beppe Grillo sul suo blog – Il presidente di seggio della sezione Lama a Milano ha detto: 'Una partecipazione cinese inaspettata alle primarie del centrosinistra di Milano e una serie di operazioni sospette: non capiscono e non sanno leggere l'italiano e aprono la scheda per sapere dov'è il nome. Il sospetto che non ci fosse questa consapevolezza di cittadini che sanno cosa stanno facendo io l'ho maturato'. Le cronache – insiste il leader M5s – raccontano che 'alcuni cinesi si sono registrati e hanno aspettato le indicazioni per votare, altri hanno fatto riferimento alla traduttrice e altri ancora giravano per la sezione chiedendo ingenuamente ai rappresentanti ai seggi per chi avrebbero dovuto esprimere la preferenza» e che «alcuni cinesi assistevano, altri volevano entrare per accompagnare l'amico e insegnargli come votare. Dopo 1, 2, 3 operazioni sospette ho deciso che doveva entrare un cinese alla volta'. Il candidato sindaco Pd a Milano non sarà scelto dai milanesi o dai militanti Pd (esistono ancora?) ma da cinesi che sanno a malapena parlare l'italiano. Un #PdMadeInChina».

(da fonte Askanews)