Meloni: «Se fosse per i cittadini comuni non staremmo a parlare di bad bank»
Lo scrive, in un editoriale sul giornale online «L'Ultima Ribattuta», il presidente di Fratelli d'Italia: «Italiani non paghino vita dorata di banchieri e amici Renzi». Brunetta: «Bad bank? Rischio bolla finanziaria».
ROMA - «Fratelli d'Italia chiede al governo di imporre alle banche che vorranno avvalersi della garanzia pubblica alcune condizioni precise: 1. divieto di distribuzione dei dividendi per 5 anni; 2. azzeramento dei bonus per amministratori, manager e dirigenti per 5 anni; 3. tetto ai compensi di manager, amministratori e dirigenti delle banche allo stesso livello previsto per i dipendenti pubblici». Lo scrive, in un editoriale sul giornale online «L'Ultima Ribattuta», il presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni.
Italiani non paghino vita dorata di banchieri e amici di Renzi
«Questo - spiega - per evitare che gli italiani che campano con 500 o con 1000 euro al mese si ritrovino, con le loro tasse, a pagare la vita dorata dei banchieri e degli amici di Renzi. Questo perché è una schifosa menzogna sostenere che le banche sono in difficoltà per colpa delle famiglie e delle imprese che non onorano debiti e mutui. Come dicono chiaramente i dati della Banca d'Italia, infatti, più del 70% delle sofferenze bancarie sono dovute a prestiti concessi a meno del 3% dei clienti totali. Il restante 97% dei clienti, cioè la gente normale, grava solo per il 29% sul totale delle sofferenze. Insomma, se fosse solo per i cittadini comuni non staremmo qui a parlare di bad bank».
Brunetta: «Bad bank? Rischio bolla finanziaria»
«Bad bank: non la beviamo, siamo apoti. Ma stavolta non la beve quasi nessuno, tranne i telegiornali. Come al solito il gioco è stato l'annuncio, l'idea di successo, di salvataggio, di naufragio evitato, adoperata per rinsaldare il consenso a Renzi». Lo scrive su Facebook Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia a Montecitorio.
«La storia della Bad bank fatta passare come trionfale vittoria da Padoan - prosegue - non è riuscita però a convincere, aperto finalmente il pacco e tolto il fiocco, neppure i filorenziani. Né tantomeno i mercarti. Renzi e Padoan salvano (forse) le banche con i soldi dei cittadini, mettendo in essere una sorta di catena di sant'Antonio che alla fine peserà sui risparmiatori italiani. E con il rischio di una bolla finanziaria come quella dei mutui subprime negli Stati Uniti nel 2007. Risultato: la gente si fida sempre meno delle banche e questo non può non avere riflessi gravi sull'economia reale», conclude Brunetta.
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