31 luglio 2025
Aggiornato 01:30
l'appello a tronca

Centri interculturali di Roma, Alfonsi (I Mun): «Il Comune faccia dietrofront»

Secondo la presidente del I Municipio è necessario e urgente riaprire la riflessione su questo modello didattico prezioso per la collettività

ROMA - Si susseguono gli appelli al commissario capitolino, Francesco paolo Tronca, per impedire la chiusura dei centri interculturali di Roma. Stamattina si è svolta la manifestazione dei genitori e dei bambini davanti il Campidoglio e ora prende la parola la presidente del Municipio I della città. 

Alfonsi: I centri interculturali non meritano di sparire da Roma
«Il progetto dei centri interculturali, a partire dal più conosciuto che è sul mio territorio, il Celio Azzurro, è partito 15 anni fa e ha messo in campo relazioni che, a partire dai più piccoli, costruivano una società multietnica. Oggi si fa l'errore di leggerli come un surrogato della scuola materna, facendo sparire il tema dell'intercultura dal loro Dna». E' l'analisi della presidente del Municipio I di Roma Capitale Sabrina Alfonsi, intervenuta al presidio dei Centri Interculturali in Campidoglio.

Necessario riaprire un confronto con Roma Capitale
«Gli si chiede che i bambini ci arrivino dalle graduatorie del Comune, dei Municipi, o dei servizi sociali. Il risultato? - spiega Alfonsi - Che i bambini dall'asilo in su non potrebbero più accedervi, che probabilmente si ritroverebbero solo in italiani, a basso reddito: luoghi di esclusione, non di intercultura. Chiediamo al Comune di non interrompere questa esperienza a metà anno, di permettere ai centri di andare avanti e di aprire un confronto sulle loro specificità", continua Alfonsi. «Con'assessore ai servizi sociali della Giunta Marino Francesca Danese - conclude Alfonsi - avevamo aperto un confronto su come mandare avanti in questa città le politiche dell'intercultura, di cui ha tanto bisogno. Bisogna riprenderlo al più presto", conclude Alfonsi. (Fonte Askanews)