Centrodestra, Maroni: urge candidato per Milano. Salvini: mai con Ncd
Mentre il governatore della Lombardia Roberto Maroni preme perché si faccia in fretta in nome per Milano, il leader della Lega Matteo Salvini specifica che non sosterrà mai un candidato Ncd, neanche a Milano
MILANO - «Il candidato del centrodestra per vincere a Milano? Per ora non lo abbiamo». Così il presidente leghista della Regione Lombardia Roberto Maroni intervistato da Giovanni Minoli alla trasmissione «Mix24» su Radio 24.
Rischiamo di scontare il ritardo
Alla domanda se abbia un'idea sul candidato per far vincere il centrodestra nel capoluogo lombardo, Maroni ha replicato «qualche idea ce l'ho ma siccome non decido io, faccio presente che siamo già in ritardo, che dobbiamo muoverci, perché la sinistra si muove e noi rischiamo di arrivare lunghi e allora invito tutti i leader del centrodestra a scegliere rapidamente il candidato. Io ho vinto nel 2013 anche perché il mio oppositore venne scelto con molto ritardo».
Su Roma...
Se Renzi perde Roma si deve dimettere. Questa l'opinione di Roberto Maroni espressa a Mix24 di Giovanni Minoli su Radio 24. Alla domanda di Minoli sulla necessità di dimissioni del premier Renzi in caso di sconfitta alle amministrative, il governatore della Regione Lombardia risponde infatti: «Se non c'era Roma avrei detto di no, ma con Roma sì. Perché c'è Roma, c'è Milano, Napoli, Torino, Bologna e sono elezioni che hanno una rilevanza politica nazionale, come fece D'Alema nel 2000 che si dovette dimettere». E a Minoli che gli fa notare che D'Alema lo aveva dichiarato prima delle elezioni, Maroni risponde: «Sì, va bene... Renzi è più furbo. Però la differenza è che Renzi è anche segretario del partito, mentre D'Alema non lo era e quindi se perde il partito come fa a rimanere lì?»
Mai con Ncd
Mai un candidato Ncd, anche a Milano. Scelta sulla quale pure Berlusconi è «assolutamente» d'accordo. Lo spiega il leader della Lega, Matteo Salvini, al Corriere della sera. «Mai con Alfano e mai con gli alfaniani. E' una cosa ovvia: dato che il governo Renzi è nei fatti contro i Comuni - ha appena tagliato mezzo miliardo - noi non possiamo averci nulla a che fare. E' chiaro ed evidente che un'ipotesi di corsa per il centrodestra del capogruppo di Alfano è irreale». Dunque, no anche a Maurizio Lupi. «Conosco Lupi da vent'anni - dice Salvini -, è un bravo ragazzo e lo stimo. Però, ripeto, è il capogruppo di Alfano».
Il centrodestra di domani è nato
Salvini spiega che alle elezioni, «se si votasse oggi, è chiaro: lista unica. In ogni caso, il centrodestra di domani è certamente nato, e presto lo capiranno tutti. Con Forza Italia, le cose si sono messe in moto». «Per Milano ci saranno Matteo Salvini e Silvio Berlusconi. Io sarò il capolista della Lega, e Berlusconi penso proprio che sarà in prima fila nella sfida. A Milano vogliamo vincere. E' una sfida grande, e lo è per tutta la città. L'effetto Expo è già finito, ora occorrono idee e progetti».
Sul binario giusto
«Il lavoro - assicura Salvini - è sul binario giusto. Magari il candidato non verrà fuori domani. Ma ci troveremo, con Berlusconi e con Giorgia Meloni, e verrà fuori. Io, e credo anche Silvio Berlusconi, saremo a disposizione per qualsiasi ruolo a sostegno di questa sfida. Peraltro, su Giuseppe Sala - aggiunge - mi sono fatto fare un sondaggio. Da cui risulta che prenderebbe molto, ma molto meno di Giuliano Pisapia. Roba da dieci punti di differenza».
(Con fonte Askanews)