29 marzo 2024
Aggiornato 06:30
20 giorni al giubileo

Terrorismo, a Roma più presidi in metro e piano anti droni

Gabrielli ha illustrato alcune delle decisioni prese dal Comitato ordine e sicurezza di Roma. Eccole

ROMA - Presidio armato delle forze dell'ordine «in quasi tutte le stazioni delle tre linee della metropolitana» di Roma, «in tutti nodi di scambio e in tutti quei luoghi di aggregazione che possono rappresentare degli obiettivi»; potenziamento «dei sistemi di intercettazione» di droni e ultraleggeri e, «nelle condizioni che lo consentiranno, anche di abbattimento»; approvazione della «nuova distribuzione delle forze messe a disposizione dal governo"; nuovi interventi sul territorio della città «per quel che riguarda la sicurezza percepita». Alla luce degli attentati terroristici a Parigi, il Comitato ordine e sicurezza di Roma ha approvato oggi una serie di misure per aumentare la sicurezza nella Capitale, a ormai venti giorni dall'inizio del Giubileo.

Gabrielli: Non dobbiamo avere paura
«La vicenda parigina ci ha rifocalizzato su target che prima ci sembravano più marginali nel senso che è aumentato il novero degli obiettivi. Siamo consapevoli di essere all'interno di una minaccia ma questo non ci deve minimamente indurre ad un atteggiamento di paura. Dobbiamo continuare a vivere la nostra vita sapendo che le istituzioni lavorano in maniera molto seria e proficua», ha affermato il prefetto di Roma, Franco Gabrielli, a margine della presentazione della Sala operativa nel nuovo numero unico per le emergenze a Roma, voluto dalla Regione Lazio.

Siamo dentro una minaccia, ma le istituzioni lavorano per noi
«Siamo consapevoli di essere dentro ad una minaccia, ma anche che le istituzioni lavorano perché ciò sia reso più complicato. Sto ricevendo lettere dai dirigenti scolastici di tutta Italia che mi stanno chiedendo se è opportuno o meno venire a Roma e se le scolaresche sono in una situazione di sicurezza», ha continuato il prefetto, per il quale questo atteggiamento di paura «va sconfitto con il buon senso. Vogliono rendere la nostra società invivibile e questo lo si fa attraverso la paura». Gabrielli ha illustrato alcune delle decisioni prese dal Comitato:

AUMENTARE LA "SICUREZZA PERCEPITA"
Il Comitato, ha riferito Gabrielli, ha approvato «la nuova distribuzione delle forze messe a disposizione dal governo. Inoltre, stiamo pianificando interventi sul territorio anche per quel che riguarda la sicurezza percepita";

DRONI E ULTRALEGGERI
«Che gli ultraleggeri o i droni volino è un dato scontato. Il tema dei temi - ha spiegato il prefetto - è non farli alzare in volo e per questo, memori anche di quanto avvenuto durante il funerale di Vittorio Casamonica, stiamo predisponendo un potenziamento dei sistemi di intercettazione e, nelle condizioni che lo consentiranno, anche di abbattimento. La prima regola è che è fatto divieto di abbattere qualunque cosa voli sopra i centri abitati perché il danno sarebbe maggiore. Ci stiamo attrezzando per potenziare sia il sistema di rilevamento sia quello di contrasto in occasione degli eventi che consideriamo più esposti";

PIU' AGENTI IN METRO E NEI LUOGHI DI AGGREGAZIONE 
Gabrielli ha riferito che a Roma «avremo un presidio, di fatto, in quasi tutte le stazioni delle tre linee della metropolitana, in tutti nodi di scambio e in tutti quei luoghi di aggregazione che possono rappresentare degli obiettivi. Questo sforzo però non deve essere solo 'romanocentrico', ma deve essere percepito anche nelle periferie";

IL 112 DIVENTA IL "NUMERO UNICO DI EMERGENZA"
A Roma arriva il "Numero unico emergenza", il 112. In una centrale unica di risposta h24 saranno indirizzati i 4 numeri per le emergenze: Carabinieri (112), Polizia (113), Vigili del Fuoco (115) e Emergenza Sanitaria (118). Lo "swicht off" al 112 per il numero dei Vigili del Fuoco (115) è avvenuto ieri alle 14, il 19 novembre avverrà per il 118, mentre il primo dicembre sarà la volta di 112 e 113. La centrale è destinata a servire Roma e provincia per un totale di 3,5 milioni di utenti. Secondo gli standard imposti dall'Europa la chiamata per l'utente sarà gratuita e sarà offerta la possibilità di risposte multilingue (almeno 14). Nella centrale saranno impegnate circa 80 persone della Regione formate nei mesi scorsi. In funzione ci saranno 34 postazioni che raddoppieranno in situazioni di particolari emergenze o eventi. L'obiettivo è ora l'apertura di una seconda centrale, a Frosinone, che servirà tutte le altre province del Lazio e che avrà una copertura di 1,5 milioni di persone per poter servire tutta la regione.

Zingaretti: Col numero unico più efficienza e sicurezza
«Siamo contenti di poter dire che grazie a questo numero unico aumenterà di molto l'efficienza e l'efficacia del controllo e della sicurezza a Roma, andando così incontro a quella domanda di sicurezza percepita da parte dei cittadini, sui piccoli e grandi problemi. Grazie a questa iniziativa della regione le forze dell'ordine, che gestivano i numeri dell'emergenza avranno questa unica centrale di coordinamento e smistamento", ha commentato il presidente della Regione, Nicola Zingaretti. Per il commissario del Comune di Roma, Francesco Paolo Tronca, «la condizione era che la centrale operativa operasse h24 per la fonia e le 'schede evento'. Tutto questo si realizza, viene garantito. La Polizia locale di Roma Capitale rivendica l'orgoglio di fare parte del sistema e lo farà con la massima professionalità, con la sua esperienza. L'anno del Giubileo potrà contare sulla sala operativa». (Fonte Askanews)