29 marzo 2024
Aggiornato 16:30
«Cittadini danneggiati»

Mafia Capitale, Codacons: No parte civile? Andremo in Cassazione

l Codacons impugnerà l'ordinanza di esclusione delle parti civili davanti alla Corte di Cassazione per violazione dell'articolo 111 della Costituzione, che prevede che il processo debba essere svolto in contraddittorio tra le parti

ROMA - «Una decisione abnorme e sconcertante quella del Tribunale di Roma che ha escluso i cittadini quali parti danneggiate dagli imbrogli e dagli appalti truccati di Mafia capital, che sarà impugnata in Corte di Cassazione». Lo annuncia il Codacons, dopo la decisione del Tribunale di Roma che ha ammesso come parti civili solo le associazioni antimafia.

Danno diretto a cittadini c'è
«Per il giudice le spiagge sporche, la spazzatura non raccolta e le buche stradali non hanno costituito un danno diretto e immediato per chi, come gli utenti romani, paga tasse sui rifiuti e su tutti i servizi a prezzi gonfiati a causa del sovrapprezzo prodotto dalla corruzione», aggiunge l'associazione.

Costituzione stravolta
«Ma l'abnormità della decisione di ieri che ha stravolto la Costituzione, sta nel fatto che il Tribunale - prosegue il Codacons - non ha consentito di discutere le affermazioni scorrette e molte volte del tutto errate fatte dei difensori degli imputati. Per tale motivo il Codacons impugnerà l'ordinanza di esclusione delle parti civili davanti alla Corte di Cassazione per violazione dell'articolo 111 della Costituzione, che prevede che il processo debba essere svolto in contraddittorio tra le parti, laddove il Tribunale non ha consentito alcuna discussione sulle eccezioni dei legali degli imputati, travisando il codice ed erroneamente qualificando come 'repliche' le richieste di discussione delle eccezioni, come normalmente avviene invece in tutti i tribunali italiani».


(con fonte Askanews)