25 aprile 2024
Aggiornato 11:30
La nomina

Filippo Grandi, un italiano alla guida dell'Unhcr. I commenti della politica

Per la prima volta un italiano, Filippo Grandi, è stato nominato alla guida dell'Alto Commissariato ONU per i Rifugiati. In un momento chiave della crisi migratoria

ROMA - «La decisione del segretario generale delle Nazioni Unite di sottoporre all'Assemblea generale la nomina di Filippo Grandi ad Alto commissario per i Rifugiati è motivo di grande soddisfazione per il ministero degli Affari Esteri e per l'Italia. Ringrazio il segretario generale Ban Ki-moon per la sua scelta che rappresenta un riconoscimento delle capacità che Grandi ha dimostrato nella gestione delle questioni umanitarie, in particolare nel suo ultimo incarico come commissario generale di Unrwa, e dell'impegno che l'Italia ha profuso negli anni a favore della causa dei rifugiati»: con queste parole il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Paolo Gentiloni ha commentato la designazione di Grandi all'incarico di Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR). Sarà ora l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite a dover confermare la nomina, si ricorda in una nota.

Gentiloni: riconoscimento per 'l'Italia
«Abbiamo sostenuto con convinzione la candidatura di Filippo Grandi», ha aggiunto Gentiloni, «perché pienamente coerente con la priorità che l'Italia attribuisce al rispetto della dignità umana e alla necessità di affrontare con rapidità ed efficacia le numerose sfide umanitarie che le Nazioni Unite devono affrontare». «Siamo da tempo in prima linea in queste sfide, impegnati a salvare vite umane attraverso le operazioni di soccorso condotte nel Mar Mediterraneo. Auguro un eccellente lavoro a Grandi, e assicuro il nostro pieno sostegno all'Unhcr», ha concluso il ministro.

Renzi: nomina importante
Quella di Filippo Grandi alla guida dell'Alto Commissariato Onu per i rifugiati «credo sia una nomina molto importante e una scelta molto saggia da parte del segertario generale Ban Ki-moon: sceglie un professionista molto apprezzato e conosciuto nel mondo onusiano, ma anche molto competente in materia di immigrazione e rifugiati. Per l'Italia naturalmente è una grande gioia, un riconoscimento dopo tanto tempo della posizione di primario livello dentro la grande famiglia delle Nazioni Unite: l'Alto commissario per i rifugiati è una delle figure chiave per le Nazioni Unite e l'Italia da tempo non aveva nessuno dentro questi organismi». Lo ha sottolineato il premier Matteo Renzi, a margine dei lavori del vertice Ue-Africa sull'immigrazione in corso a La Valletta.

Ruolo dell'Italia
«Per noi naturalmente è un riconoscimento del lavoro di Grandi, che ho sentito ieri e al quale ho fatto un in bocca al lupo dal cuore, è un riconoscimento da parte del segretario generale che ha potuto apprezzare il lavoro anche del nostro Paese in questi mesi su questo tema, ed è anche una responsabilità perchè il fatto di avere molto proposte sui tavoli internazionali e un crescente ruolo in queste partite ti porta anche ad avere più responsabiità», ha riconosciuto il premier. Dunque «orgoglio per l'Italia ma anche più responsabilità, e grande soddisfazione per Grandi che ha tutte le caratteristiche professionali per svolgere al meglio questo compito. Ho scambiato qualche parola con il suo predecessore, lascia l'Alto commissariato in ottime mani».

Boldrini: prima volta per l'Italia
«Ho appreso con grande soddisfazione» la nomina di Filippo Grandi come Alto commissario Onu per i rifugiati (Unhcr). «E' la prima volta che l'Italia riveste questo alto ruolo in un momento in cui le migrazioni sono cruciali per il nostro futuro europeo e per la stabilità globale». Lo ha detto la presidente della Camera, Laura Boldrini, a Radio anch'io su Radio 1. «Filippo Grandi - ha proseguito - magari è poco noto al grande pubblico ma è noto e stimato estremamente nell'ambito internazionale. Ha lavorato quasi esclusivamente nel settore dei rifugiati, è l'autorità massima in questo ambito e mi fa piacere che questa conoscenza gli sia stata riconosciuta dandogli questo incarico»«Il nostro paese - ha concluso Boldrini - è molto esposto e avere un italiano all'Unhcr per noi è anche il segnale di un riconoscimento al nostro paese per l'impegno che mettiamo nel salvare le vite in mare senza guardare il passaporto di chi è in difficoltà».

Maroni: Grandi fermi il flusso
Di tutt'altro tenore il commento del presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, «C'è un compito fondamentale che le Nazioni Unite possono svolgere: prevenire i flussi migratori. Spero che un italiano in quella posizione riesca a dare quella marcia in più che finora è mancata», ha dichiarato.

(Con fonte Askanews)