28 agosto 2025
Aggiornato 03:30
1000 uomini in più sono pochi

Giubileo, Alfano: «Non ci saranno problemi di sicurezza». Ma il Coisp protesta

Secondo il ministro dell'Interno la Capitale sarà al sicuro, ma il sindacato di polizia lamenta gravi inefficienze

ROMA - «La nostra strategia non è militarizzare Roma». Lo ha detto il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, al question time, rispondendo a una interrogazione sulle iniziative per garantire la sicurezza dei pellegrini e dei turisti in occasione del Giubileo straordinario della Misericordia.

Alfano: Tutto ok per il Giubileo
«Sulla sicurezza per il Giubileo - ha aggiunto il titolare del Viminale - abbiamo dedicato un Comitato nazionale per l'ordine e la sicurezza da me presieduto il 3 novembre per far sì che il Giubileo possa essere una grande occasione spirituale e anche per la nostra capitale. C'è la dimensione del rischio terrorismo che stiamo valutando perchè l'Is e il suo sedicente califfo troppe volte anno fatto riferimento a Roma», ha proseguito Alfano. «Ma saranno oltre 1000 gli uomini in piu previsti per il Giubileo e questi - ha sottolineato il ministro - si aggiungeranno ai 24 mila uomini e donne in divisa che già presidiano il territorio tra Roma e provincia».

Il Coisp si scaglia contro il ministro
Tuttavia, non tutti si sentono rassicurati dalle parole di Alfano e non mancano le critiche nei suoi confronti. Franco Maccari, Segretario generale del sindacato di polizia Coisp, è intervenuto ai microfoni della trasmissione «Ho scelto Cusano», condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia, su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano, per denunciare una situazione che giudica piuttosto grave. «I tagli alla sicurezza si ripercuotono sui cittadini in maniera pesante – ha affermato Maccari -, perché riguardano la sicurezza delle persone. Noi siamo sempre figli dell’opposizione e orfani del governo. Noi abbiamo visto il Ministro dell’Interno una volta sola, ci ha chiamato due volte dicendoci che non ci avrebbero bloccato i contratti e invece poi ce li hanno bloccati, porta pure sfiga. Era dai tempi di Berlusconi che non vedevamo tutti questi tagli alla sicurezza».

Non ci sentiamo rappresentati da Alfano
«Da una parte però si va in tv a dire che l’Italia è un Paese felice, che va tutto bene. Oggi una signora di oltre 80 anni è stata uccisa in casa da rapinatori e sono situazioni che capitano tutti i giorni. Ormai siamo talmente abituati che sembra che siamo obbligati a pagare questo scotto. Mi fa sorridere che il ministro va a dire che hanno assunto 2500 uomini delle forze dell’ordine, omettendo che solo in polizia ci sono stati 3000 pensionamenti. Peggio di così siamo stati solo col predecessore di Alfano, e il predecessore era sempre lui», ha proseguito Maccari. Sulle polemiche all'indomani della manifestazione della Lega Nord a Bologna per il rilascio di tre giovani dei centri sociali che protestavano contro il raduno leghista, fermati durante gli scontri con la polizia, ha concluso: «Alfano ha detto che lui li ha arrestati e i magistrati lo hanno rilasciato, e la piazza giudicherà. Ma lui non ha arrestato nessuno perché noi non ci sentiamo rappresentati da lui – ha affermato Maccari - e non è la piazza che deve giudicare, è lo Stato».