7 giugno 2023
Aggiornato 18:30
Continua lo scontro

Ignazio Marino contro Matteo Renzi: «Voleva Roma e se l'è presa»

L'ex sindaco: «Assistiamo a una pericolosa bulimia da potere, che elimina gli anticorpi democratici»

ROMA - L'ex sindaco di Roma Ignazio Marino su Facebook accusa il presidente del consiglio: «Renzi voleva Roma sotto il suo diretto controllo e se l'è presa», come segretario del partito «ha voluto che i 19 consiglieri del Pd si dimettessero», e come premier «ha sostituito il sindaco, legittimamente eletto, con un prefetto».

Un attacco e un'offesa
Marino risponde così a quello che chiama un attacco e una offesa «sul piano personale» con un post sul suo profilo social: «Occorre invece ristabilire la verità: Renzi voleva Roma sotto il suo diretto controllo e se l'è presa, utilizzando il suo doppio ruolo: come segretario del partito ha voluto che i 19 consiglieri del Pd si dimettessero, come Presidente del Consiglio ha sostituito il sindaco, legittimamente eletto, con un prefetto, certamente persona degnissima, che farà capo come dice la legge allo stesso Presidente del Consiglio».

Renzi elimina gli anticorpi democratici
«Assistiamo - conclude il post Marino - a una pericolosa bulimia da potere, che elimina gli anticorpi democratici. Il messaggio è chiaro: chi non si allinea, chi non ripete a pappagallo i suoi slogan viene allontanato o addirittura bandito». Un attacco che non sembra finire la querelle su Fb, infatti, lo stesso Marino schiude il post annunciando: «Ne parlo stasera a 'Di Martedì' su La7».

Il premier attacca
L'ex sindaco di Roma Ignazio Marino su Facebook attacca frontalmente il presidente del consiglio Matteo Matteo Renzi: «È del tutto evidente che Renzi mi attacca e offende sul piano personale per coprire con la 'damnatio memoriae' una spregiudicata operazione di killeraggio che ha fatto esultare i tanti potentati che vogliono rimettere le mani sulla città», scrive su un post sul suo profilo social Marino.

Solo insulti e polemiche
«Il Presidente del Consiglio - si legge nel post - potrebbe e dovrebbe esercitare maggiore rispetto. Continua a dire 'basta polemiche', ma poi insiste negli insulti e nelle provocazioni. Non si rende conto, o forse non gli interessa, che insultando me insulta le centinaia di migliaia di cittadini che mi hanno scelto come sindaco prima alle primarie, poi al primo turno ed infine al ballottaggio. Ignora le numerose manifestazioni di sostegno che in migliaia mi stanno dedicando».



(con fonte Askanews)