29 marzo 2024
Aggiornato 16:00
Zingaretti e Orlando stringono un accordo

Giubileo, Orlando: Accordo con la Regione Lazio è una boccata d'ossigeno

Si tratterebbe di una «bella inversione di tendenza», per il ministro della Giustizia Andrea Orlando

ROMA - «La regione Lazio ci ha dato una grossa mano con questo accordo e 350 persone che verranno dalla regione a lavorare nei nostri uffici saranno una boccata d'ossigeno importantissima soprattutto per un distretto come quello del Lazio che ha difficoltà di carattere storico e problemi nella realtà di Roma». Parole del ministro della Giustizia, Andrea Orlando, nel commentare l'accordo siglato oggi con la regione Lazio che assegna temporaneamente 350 dipendenti dalla regione Lazio ai tribunali in occasione del Giubileo. 

350+350
«Sono 350 unità che si aggiungono a 350 tirocinanti che verranno messi a disposizione degli uffici nell'arco delle prossime settimane e che si aggiungono anche alle 150 unità della mobilità che in via ordinaria si realizzerà dalle province alle cancellerie. Possiamo dire davvero che si tratta di una massiccia risposta alla carenza di organico che si è accumulata in oltre 20 anni. Una bella inversione di tendenza - ha sottolineato Orlando - che ci comincia a far dire che davvero si può svoltare nel funzionamento degli uffici giudiziari».

Il rafforzamento degli uffici
«Interverremo per rafforzare in modo strutturale gli uffici e credo saranno previste norme per far fronte alla domanda eccezionale che si svilupperà sul fronte della giustizia, è avvenuto per Expo e credo avverrà anche per il Giubileo», ha continuato il ministro della Giustizia, Andrea Orlando. «Abbiamo cominciato a progettare un utilizzo dei detenuti per gli interventi di miglioramento della città e abbiamo fatto qualche esperienza pilota molto positiva e mi auguro che in cooperazione con gli enti territoriali si possa fare una cosa di dimensioni più ampie. Anche perché questo - come ci ha ricordato più volte il Santo Padre - è il Giubileo della Misericordia e il tema della modalità dell'esecuzione della pena - ha detto - sarà importante e al centro dell'attenzione come lo è spesso nelle parole del Papa e credo che questo lavoro possa andare esattamente in quella direzione. Ho detto che parlare in astratto di riabilitazione, rieducazione, restituzione rischia di essere poco compresa dall'opinione pubblica che è fortemente condizionata da molte paure talvolta anche indotte e dimostrare concretamente che chi sta in carcere può dare una mano a risolvere alcuni problemi della comunità credo sia il modo migliore per affermare questi principi», ha concluso il ministro Orlando.



(con fonte Askanews)