28 marzo 2024
Aggiornato 22:00
Parla l'assessore ai trasporti

Campidoglio, Esposito: Marino? Esperienza chiusa

Gli scontrini sono solo l'ultimo episodio, ma Ignazio Marino ha compiuto una serie di errori che portano oggi l'assessore ai Trasporti capitolino Stefano Esposito ad affermare che l'esperienza di amministrazione della giunta Marino è arrivata al capolinea

ROMA - «Non è cambiato niente»: è il lapidario commento del senatore Pd Stefano Esposito, nonché ex assessore ai trasporti capitolino, raggiunto da Askanews al telefono, dopo la manifestazione dei sostenitori del dimissionario Ignazio Marino. Marino dalla scalinata del Campidoglio ha fatto una promessa alla piazza che gli chiedeva di restare: «Voi mi chiedete di ripensarci. Io ci penso e non vi deluderò. Noi siamo realisti, vogliamo l'impossibile».

«Non è cambiato nulla»
Esposito, da parte sua, gela ogni entusiasmo: «Non è cambiato niente. La posizione del Pd è quella che si conosce, la posizione del gruppo consiliare idem, non c'è nulla che è cambiato». «Chi è andato in piazza ha le sue ottime ragioni non si commentano le piazze», aggiunge Esposito. «Nulla è cambiato», quindi e per il senatore Pd chiamato a suo tempo da Renzi nella giunta Marino, anzi nulla è così cambiato tanto che «del resto Marino non ha ritirato le dimissioni mi pare», quindi «è inutile parlare», che «io sto ai fatti».

«E' venuto meno il rapporto con la città»
«La posizione del Pd non è cambiata» e la proposta Miccoli di una mediazione e di una giunta del sindaco non scalda, «Ognuno fa le proposte che vuole, non sono io che devo fare eventuali mediazioni». La situazione al Campidoglio comunque non turba il senatore Pd che spiega come in quello che sta accadendo «non c'è nulla di straordinario, è stata fatta una valutazione politica sono state fatte delle scelte, la politica è anche fatta di scelte», quindi «niente di straordinario», è quello che succede «quando si verifica che sono venute meno le condizioni di rapporto con la città». Esposito, infatti, ribadisce che il sostegno del partito a Marino è venuto meno non per la vicenda sulle spese di rappresentanza: «Non è sugli scontrini, sono stati solo l'ultimo episodio, l'ultimo di una serie di errori politici. E' venuto meno il rapporto con la città. Questa è la valutazione del Pd e dei consiglierei del Pd. Punto e basta».





(con fonte Askanews)