17 agosto 2025
Aggiornato 16:00
Nardella annuncia norme per bypassare deregulation Monti

Firenze, l'Unesco dichiara guerra ai minimarket

260 minimarket nel centro storico di Firenze sono troppi: se ne è accorta anche l'Unesco che mandato una comunicazione formale al Comune per migliorare il piano di gestione del patrimonio che va, appunto, sotto la sigla dell'Unesco

FIRENZE - 260 minimarket nel centro storico di Firenze sono troppi: indirettamente se ne è accorta anche l'Unesco che mandato una «comunicazione formale» al Comune per migliorare il piano di gestione del patrimonio che va, appunto, sotto la sigla dell'Unesco. Anche per questo, il sindaco Dario Nardella cerca di stringere i tempi e le norme, annunciando un pacchetto, molto complesso, che dovrà passare al vaglio del Consiglio comunale e, soprattutto, resistere ai ricorsi che certamente fioccheranno al Tar. In sostanza, il Comune cercherà di far chiudere, entro tre anni, tutti quegli esercizi che, all'interno del centro storico (area Unesco) abbiano dimensioni inferiori ai 40 metri quadri e non abbiano bagni accessibili ai disabili. E poi si prevede che la vendita di alcolici da asporto si interrompa già alle 21. Dall'altra parte verrà introdotta la «funzione di esercizio storico» per permettere alle botteghe d'artigianato e ai negozi di qualità di continuare a esistere.

Colpa della deregulation di Monti
«Non è possibile - ha detto Nardella - che di punto in bianco al posto di un antiquario, spunti un minimarket». L'ostacolo più grosso verrà certamente dalla normativa nazionale. «E' colpa della deregulation di Monti - ha accusato Nardella - che ha introdotto un'anarchia senza alcuna tutela per i patrimoni artistici». Quanto all'Unesco, «ci hanno comunicato che il piano di gestione UNESCO non è incisivo, né completo. Ci hanno messi in mora, o per meglio dire, adesso siamo sotto osservazione. Ovviamente siamo lontani dal finire fuori dall'elenco dei siti tutelati dall'Unesco, ma in teoria è quanto prevede il mancato rispetto del piano». «Il nuovo regolamento - ha concluso Nardella - va proprio in quella direzione».

(Con fonte Askanews)