Tor Bella Monaca: I pusher blindano il palazzo e le famiglie restano bloccate
Nel quartiere di Tor Bella Monaca, periferia est di Roma, i pusher la fanno (quasi sempre) da padrone. Per difendersi dai numerosi blitz delle Forze dell'Ordine, gli spacciatori hanno pensato di creare dei veri e propri bunker negli androni dei palazzi con tanto di inferriate e serrature
ROMA – Lunedì mattina un uomo e la figlia hanno dovuto chiedere l'intervento delle forze dell'ordine per riuscire ad uscire dal proprio palazzo. È successo a Tor Bella Monaca, dove ad avere le chiavi – letteralmente – di certi palazzi sono i pusher. Veri e propri fortini-bunker si ergono in diverse zone del quartiere, a dispetto di quella fetta consistente di residenti onesti che, a volte, rischia, come è successo lo scorso lunedì, di rimanere bloccata nel proprio palazzo.
Il papà in trappola
È successo in Via Giacinto Camassei. I poliziotti si sono visti costretti a tagliare portoni, serrature ed inferriate per permettere all'uomo, non fornito delle apposite chiavi per aprire le protezioni degli spacciatori, di uscire da quel bunker. La situazione a Tor Bella Monaca è tutt'altro che semplice da seguire e gestire. L'attività di spaccio durante la giornata è quasi ininterrotta. Il palazzo di via Camassei è diventato un vero e proprio bunker e le famiglie che vi abitano si sono sentite «in ostaggio» più volte. Le forze dell'ordine ogni giorno si sforzano di ristabilire una legalità che in questo angolo di Roma abbandonato dallo Stato sembra non esistere più.
Come funziona a Tor Bella Monaca
Gli spacciatori sono diventati, nel corso degli anni, sempre più astuti nel creare escamotage attraverso i quali eludere gli interventi delle forze dell'ordine. La periferia est di Roma è sotto stretta osservazione delle autorità che, però, non riescono sempre ad incastrare i pusher. Questi, infatti, hanno compreso che era più facile smerciare le droghe all'interno dei palazzi piuttosto che farlo all'aperto, dove sarebbe più semplice essere «pizzicati» dai poliziotti. Le inferriate poste nell'androne permettono loro di agire quasi del tutto indisturbati, a discapito, però, dei residenti.