Violentò una tassista a Roma, rinviato a giudizio Simone Borgese
Il 30enne romano che violentò, all'alba dell'8maggio scorso, una tassista a Roma è in carcere con le accuse di rapina, lesioni e violenza sessuale aggravata
ROMA - A giudizio il responsabile dello stupro a una tassista aggredita, a Roma, all'alba di venerdì 8 maggio scorso. Il gup Luciano Imperiali ha accolto le richieste del pm Eugenio Albamonte e stabilito la prima udienza per il 6 ottobre prossimo, del processo per Simone Borgese, 30 anni, che confessò quasi tutto al termine di un lungo interrogatorio davanti agli inquirenti della squadra mobile e al magistrato.
Rapina, lesioni e violenza sessuale aggravata
Borgese, che venne trovato a casa dei nonni, è in carcere con le accuse di rapina, lesioni e violenza sessuale aggravata. A tradire il giovane è stato l'identikit fornito dalla vittima e la testimonianza di un collega della donna. Qualche giorno prima dell'aggressione, Borgese aveva infatti preso un altro taxi.
L'identikit
Al tassista, al termine della corsa, aveva però detto di non avere i soldi per pagare. Aveva così lasciato al conducente il numero di telefono. In quell'occasione portava con sé una borsa, identica - secondo la descrizione - a quella segnalata dalla tassista aggredita. E questo particolare ha consentito agli investigatori di rintracciare Borgese.
(con fonte Askanews)
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