E' necessario rivedere le norme sullo scioglimento dei comuni per mafia
Le vicende che hanno segnato Roma negli ultimi messi hanno portato ad evidenziare l'urgenza di rivedere in profondità l'attuale sistema di scioglimento dei comuni per infiltrazione mafiosa. Il sindacato dei prefetti afferma che è giunto il «momento di agire, di costruire strategie in grado di affrontare le complesse problematiche e sfide che il Paese ha davanti»
ROMA (askanews) - Rivedere la normativa sugli scioglimenti dei comuni per mafia. Lo chiede in una nota il Sinpref, l'Associazione sindacaledei funzionari prefettizi. «Tutta la travagliata vicenda di Roma Capitale dall'accesso, alla relazione del prefetto Gabrielli fino alla decisione finale - del tutto nuova nel panorama amministrativo - del ruolo di supporto affidato al prefetto per la pianificazione degli interventi di risanamento dei settori risultati più compromessi dagli accertamenti ispettivi, ha portato nuovamente alla ribalta la crucialità della normativa in tema di scioglimenti per infiltrazioni mafiose, sempre più diffuse anche in zone prima ritenute estranee al fenomeno», si legge sulla nota.
I nodi critici del sistema
«Il Sinpref, nell'ultimo anno, ha tenuto un'audizione in Commissione Antimafia in cui ha evidenziato i nodi critici del sistema attuale; è stata inoltre avanzata, ai vertici del Ministero dell'Interno, la richiesta di convocazione di un Tavolo per la riforma della disciplina delle gestioni commissariali, indicando già alcune proposte di modifica: la decisiva rivisitazione del ruolo delle Commissioni d'indagine e delle modalità di composizione, il conferimento degli incarichi commissariali, gli strumenti posti a disposizione delle Commissioni straordinarie finanche il monitoraggio dell'ente locale a chiusura della gestione commissariale», sottolinea il comunicato.
Urgenza di cambiamento
«La capillare diffusione sul territorio nazionale di fenomeni di infiltrazione e da ultimo la vicenda capitolina mostrano oggi l'assoluta urgenza e necessità di tornare a ragionare sulla citata normativa in tempi rapidi. Settembre, è il momento di agire, di costruire strategie in grado di affrontare le complesse problematiche e sfide che il Paese ha davanti», aggiunge il sindacato dei prefetti. «Auspichiamo che i vertici politici e amministrativi del Ministero dell'Interno - titolare della competenza in materia - mostrino la giusta sensibilità per inserire in agenda, tra le priorità, la ricognizione - da tempo richiesta - della normativa sulla disciplina degli scioglimenti per infiltrazioni mafiose e delle gestioni commissariali», conclude la nota.
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