12 ottobre 2025
Aggiornato 11:00
Le richieste del centrodestra in regione

«Zingaretti convochi un consiglio oppure a casa»

In una nota congiunta i capigruppo delle forze di opposizione del centrodestra nel consiglio regionale del Lazio chiedono al presidente Nicola Zingaretti di «una volta per tutte le reali intenzioni di questa maggioranza o altrimenti prendere atto della propria incapacità e porre fine ad una esperienza»

ROMA (askanews) - «Continueremo a lavorare ed ad impegnarci per i cittadini del Lazio per questo invitiamo Zingaretti, quale leader della sua maggioranza, e Leodori, quale garante dei lavori istituzionali, ad assolvere immediatamente i doveri di ciascuna rispettiva competenza convocando immediatamente un consiglio regionale in cui chiarire una volta per tutte le reali intenzioni di questa maggioranza o altrimenti prendere atto della propria incapacità e porre fine ad una esperienza che ad oggi si è rivelata pericolosamente fallimentare». Lo dichiarano in una nota congiunta i capigruppo delle forze di opposizione del centrodestra nel consiglio regionale del Lazio Francesco Storace (La Destra), Antonello Aurigemma (FI), Giancarlo Righini (FdI), Daniele Sabatini (NCD), Pietro Sbardella (Gruppo Misto).

Cittadini stanchi
«La pazienza dei cittadini della nostra Regione si sta esaurendo, e non certo per colpa del caldo. Presumiamo - scrivono - che solo un colpo di sole dovuto al particolare momento climatico possa aver indotto il garante dell'aula e dei lavori consiliari, il presidente Daniele Leodori, ad agire in maniera così incauta ed avventata assumendosi personalmente la responsabilità di infrangere le più elementari regole del confronto democratico e sciogliere la seduta consiliare con un messaggino telefonico alle ore 23,54 di ieri, contravvenendo a quanto stabilito poche ore prima dalla conferenza dei Presidenti di Gruppo».

Attività politica non sia influenzata da indagini
«Sarebbe grave e costituirebbe un precedente inaccettabile - prosegue la nota dei capigruppo di centrodestra al consiglio regionale del Lazio - che l'attività di governo e legislativa della Regione Lazio venisse influenzata, o peggio ancora guidata, a seconda di indagini delle quali come da normativa ciascuno risponderà nelle sede proprie e ciascuno per le proprie responsabilità. O peggio ancora essere influenzati da titoli di giornali che non fanno altro che riportare notizie per i propri lettori. A sole 48 ore dall'audizione del presidente Zingaretti in consiglio regionale sulla supposta 'impraticabilità di campo' notiamo con stupore che qualcuno proprio per non far praticare l'attività istituzionale che ci è stata demandata dal corpo elettorale giochi calciando la palla in tribuna».

Basta stallo
«Noi ci sottraiamo a questa logica comportamentale e chiediamo che ciascuno eserciti a pieno il proprio ruolo o, qualora non ne fosse in grado, si faccia da parte. Non consentiremo però il perpetuarsi della situazione di stallo ed immobilismo delle istituzioni regionali. Non possiamo permettere che questo stato incerto e comatoso si trascini fino a che i futuri ed auspicabili freschi autunnali chiariscano le idee al Presidente Zingaretti ma soprattutto alla sua confusa maggioranza», conclude il comunicato.