29 marzo 2024
Aggiornato 09:30
Marino chiede di restare

Il vicesindaco di Roma Nieri si dimette

E' un gioco al massacro e «lascio per impraticabilità di campo»: il vicesindaco di Roma rassegna le dimissioni dopo che il Messaggero citando la relazione su Mafia capitale lo riconduceva nuovamente a Buzzi

ROMA (askanews) - Per giorni ha subito l'assedio delle gole profonde intorno al Campidoglio, che lo davano in uscita a vantaggio di nomi illustri del Pd, per ricucire lo strappo tra Renzi e il sindaco Ignazio Marino. In serata però invia una lunga nota e si dimette. Il vicesindaco Luigi Nieri non ha digerito la prima pagina de il Messaggero di ieri, che citando la relazione su Mafia Capitale lo riconduceva nuovamente a Buzzi: «Non è indagato, ma gli atti mostrano il legame con il ras delle coop».

Chi è Luigi Nieri
Nieri, classe 1954, cresciuto nella periferia della capitale, ha attraversato le amministrazioni cittadine in diverse parti politiche. Si è candidato la prima volta al Comune di Roma nel 1989 nelle liste dei Verdi e nonostante la vittoria di Carraro entrò in consiglio all'opposizione. Dopo lo scandalo di tangentopoli non si ricandidò e corse nuovamente per le comunali con la seconda giunta Rutelli, riuscendo eletto come indipendente nella liste di Rifondazione Comunista. Ripresentatosi al Consiglio comunale nel 2001, sempre per Rifondazione Comunista, diventò Assessore alle Politiche per le Periferie e il lavoro nella prima Giunta Veltroni. Nel 2005 ha affrontato le elezioni regionali ed è diventato Assessore al Bilancio, programmazione economico-finanziaria e partecipazione della Regione Lazio. Nel 2008 ha lasciato il PRC per Sinistra Ecologia Libertà e nel consiglio regionale del 2010 ne è stato capogruppo.

«Nieri ci ripensi»
Quella con Buzzi è un'interlocuzione diretta, «e senza giri di parole» sottolinea il Messaggero, riportando il testo di sms e telefonate, «il documento dei prefetti parla di disponibilità di Nieri nei confronti del ras delle cooperative sociali romane». Probabilmente la misura è colma, e Nieri annuncia il suo irrevocabile passo indietro al sindaco e alla stampa, prendendo in contropiede anche il suo partito che, sia in città sia al nazionale, non si aspettava tale decisione. «Nieri ci ripensi», chiede il coordinatore nazionale Nicola Fratoianni. Mentre il sindaco Marino gli conferma stima e gratitudine. «Lascio per impraticabilità di campo - spiega a muso duro Nieri, rassegnando però dimissioni irrevocabili - perché non intendo prestarmi neanche per un giorno di più a questo gioco al massacro. Non lascerò che indeboliscano l'azione di questa amministrazione».