28 agosto 2025
Aggiornato 01:00
«Reddito di dignità»

Di Maio: se reddito di cittadinanza a 780 euro, discussione aperta col Pd

Il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio (M5S) vuole scoprire fino in fondo le carte del Pd sul reddito di cittadinanza e in una intervista alla Stampa invita: «In commissione inizino a presentare gli emendamenti senza ritardare ulteriormente sulle audizioni. Li vaglieremo. Se non si toccano i 780 euro al mese si può discutere di tutto».

ROMA (askanews) - Il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio (M5S) vuole scoprire fino in fondo le carte del Pd sul reddito di cittadinanza e in una intervista alla Stampa invita: «In commissione inizino a presentare gli emendamenti senza ritardare ulteriormente sulle audizioni. Li vaglieremo. Se non si toccano i 780 euro al mese si può discutere di tutto».

Nessun punto di incontro
«780 euro al mese - spiega - è la soglia di povertà certificata. Ci sono tanti professionisti, pensionati e disoccupati che guadagnano di meno ed hanno diritto alla dignità». Di Maio chiarisce: «Non vedo punti d'incontro se il reddito costa 17 miliardi e loro vogliono dare meno soldi ai cittadini. Ma sono impaziente di leggere le loro proposte in commissione al Senato. Le coperture le possiamo discutere ma devono arrivare ai 780 euro».

Legge determinante in molti settori
«Andiamo in commissione al Senato - propone Di Maio - e lavoriamo anche di notte. Io fermerei tutti i lavori del parlamento e approverei solo questa legge. In un solo colpo facciamo formazione lavoro, lavori di pubblica utilità, aiutiamo chi non arriva a fine mese e annientiamo il voto di scambio».