19 aprile 2024
Aggiornato 13:30
Arrivano i contributi alle scuole paritarie

Binetti: «Una boccata d'ossigeno per le famiglie»

"Il ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini, ha firmato il decreto che definisce i criteri per l'assegnazione dei contributi alle scuole paritarie validi per il 2015. E' un'ottima notizia, le famiglie aspettavano da tempo", ha dichiarato Paola Binetti.

Roma (askanews) - «Il ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini, ha firmato il decreto che definisce i criteri per l'assegnazione dei contributi alle scuole paritarie validi per il 2015. I dirigenti scolastici, le famiglie tutte, aspettavano da diversi mesi questa firma che avrebbe concesso loro un po' di ossigeno per continuare ad affrontare una congiuntura economicamente difficile da molto tempo. I contributi ammontano a 471,9 milioni e sono destinati alle scuole dell'infanzia, primarie e secondarie di primo e secondo grado, in possesso del riconoscimento della parità scolastica». E' quanto afferma Paola Binetti, deputata di Area popolare (Ncd-Udc).

Un progetto efficace per l'infanzia deve partire dall'alleanza tra famiglia e scuola
«Giustamente il ministro ha messo in evidenza come i fondi verranno assegnati in via prioritaria alle scuole che svolgono il loro lavoro senza fini di lucro e ha precisato che le risorse saranno distribuite agli Uffici scolastici regionali (Usr) in base al numero di scuole, classi e alunni presenti sul territorio. Saranno poi gli Usr - prosegue Binetti - a predisporre i piani regionali di erogazione agli istituti, e ci auguriamo che questo ulteriore passaggio avvenga quanto prima, per non prolungare la situazione di difficoltà in cui versano molte scuole paritarie, che svolgono un ruolo essenziale nel sistema scolastico italiano e rappresentano per le famiglie un segno concreto della loro libertà educativa e un modo specifico per assumersene la responsabilità. Per molti di loro le rette sono un carico pesante a cui non si sottraggono - conclude la parlamentare di Ap - proprio perché credono che un progetto efficace per l'infanzia deve avere alla base una solida alleanza tra famiglia e scuola».