14 ottobre 2025
Aggiornato 05:30
Sel approva il decreto corruzione ma con riserva

Farina: E' di moda la delazione? Ho molti dubbi sull'efficacia

Daniele Farina, parlamentare di Sel membro della Commissione Giustizia, commenta la strategia promossa dall'Agenzia delle Entrate di fare dei dipendenti della PA degli 'informatori' che denuncino i corrotti. Sul pacchetto anti-corruzione annunciato da Renzi, Farina sostiene che si attende la modifica sulla durata di prescrizione, ma facendo una giusta disinzione tra i diversi reati.

ROMA - Lo scorso venerdì il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ha annunciato l'arrivo del pacchetto anti-corruzione. L'Agenzia delle Entrate ha promosso delle misure per far sì che, nella Pubblica Amministrazione, vi siano degli 'informatori' che denuncino i corrotti. Raffaele Cantone, presidente dell'Autorità nazionale Anticorruzione, promuove la strategia di Equitalia, giusto mezzo di contrasto alla corruzione. Al DiariodelWeb.it parla Daniele Farina, parlamentare di Sel membro della Commissione Giustizia.

Quale è la posizione di Sel in relazione al pacchetto Anticorruzione?
Non ce n'è nessuna traccia ancora nei testi normativi e visti i tempi che ha normalmente il governo tra l'annuncio e la pubblicazione, penso che ancora per diversi giorni non avremo niente in mano. Quindi noi per adesso alla Camera – cosa molto singolare – continuiamo ad andare avanti su un provvedimento che riguarda la modifica della normativa sulla prescrizione dei reati, di cui oggi è stato consegnato il testo unificato dai relatori. In questo testo sono apparsi magicamente i reati di concussione, corruzione ed altri ancora, quindi è un testo che, però, di fatto a carte chiuse si sovrapporrebbe con quello del Governo. Seppur con tecnicalità ed effetti molto diversi, perché il testo del Governo sembra agire solo su questo tipo di reati, mentre invece il testo della Camera allunga la prescrizione per tutti i reati. La posizione di Sel su questo provvedimento è che siamo assolutamente favorevoli a modificare la prescrizione su alcune tipologie di reato. Tra cui certamente quello di corruzione, ma anche la vicenda di Casale Monferrato ha evidenziato degli elementi gravissimi che portano alla necessità di una modifica normativa. Diversa è una norma che allunga la prescrizione di tutti i reati con situazioni abbastanza singolari, per cui il taccheggio in un supermercato raggiunge un tempo di prescrizione di 10 anni. La posizione è quella di modificare assolutamente la prescrizione, ma in realtà ciò che si sta facendo alla camera rischia di allungare la durata dei processi. Il governo non so, perché al di là degli annunci non si è visto. Tra l'annuncio e il fatto giuridico passa del tempo e, ad ora, non abbiamo nulla, tranne le dichiarazioni giornalistiche su quale è l'idea del Governo e di quale strada voglia seguire. Sembra che voglia seguire l'idea di un innalzamento del massimo di pena e di un allungamento della prescrizione contemporaneamente. Però per dire che è così bisogna chiederlo a qualcuno del Governo.

E in relazione alle parole di Cantone che dà l'ok alle misure per promuovere gli 'informatori' all'interno della Pubblica Amministrazione, pensa che questo sia un modo serio di contrastare la corruzione o trasformerebbe i cittadini in delatori?
Io penso che questo giro di cose abbia una vivacità periodica, come ad esempio il numero verde contro l'evasione fiscale o segnalare lo scontrino. Ne ricordo tante, dopodiché bisogna sempre stare attenti all'efficacia delle misure. Non vorrei che in mezzo ai tanti ottimi pubblici amministratori, funzionari, dipendenti che nell'interesse dello Stato denunciano qualcuno ci sia quella razza di calunniatori. Comunque Cantone mi sembra un bravo ragazzo e spero che sappia di cosa sta parlando.

Equitalia non farebbe prima a consentire la detrazione delle spese sostenute, riconoscendo così ogni passaggio del reddito degli evasori, come accade negli Stati Uniti?
Assolutamente sì. È uno dei tanti misteri italiani che non si manifesta mai. Non stiamo parlando di cose che avvengono su mondi lontani da noi: avvengono in paesi di provata fede democratica e anche di grandi insegnamenti, sotto molti profili.

Invece riguardo quanto afferma sempre Cantone in merito al contrasto di possibili episodi di corruzione nelle Olimpiadi?

Io non sono di quelli che plaude alle Olimpiadi romane, alla riproposizione della candidatura. Io penso che una delle pochissime cose giuste che fece quel pessimo governo presieduto da Mario Monti è stato proprio quello di tirarci via da quella vicenda lì. Oggi più che della corruzione dovremmo preoccuparci dei drammi di carattere economico che tutte le manifestazioni olimpiche degli ultimi decenni hanno portato ai Paesi che le ospitavano. E c'è una letteratura ormai in materia. La corruzione è certamente un problema, ma è un problema secondario, aggiuntivo.