28 marzo 2024
Aggiornato 22:30
Il sindacato boccia la legge contro l'autoriciclaggio

Cgil: «Hanno fatto il solletico alla mafia»

"Provvedimento insufficiente". Questo il primo giudizio di Gianna Fracassi, segretario confederale della Cgil, in merito all'introduzione nel nostro ordinamento del reato di autoriciclaggio, previsto dalla legge sul rientro dei capitali detenuti all'estero che il Senato ha approvato ieri in via definitiva.

ROMA - «Provvedimento insufficiente». Questo il primo giudizio di Gianna Fracassi, segretario confederale della Cgil, in merito all'introduzione nel nostro ordinamento del reato di autoriciclaggio, previsto dalla legge sul rientro dei capitali detenuti all'estero che il Senato ha approvato ieri in via definitiva. «Da tempo la Cgil chiedeva un intervento deciso sull'autoriciclaggio, ma - continua - la soluzione legislativa licenziata da Palazzo Madama è lacunosa».

IL PROVVEDIMENTO NON BASTA - «Non solo le pene sono ridotte per i reati punibili sotto la soglia dei cinque anni - sottolinea Fracassi - ma vi è un elemento ancor più grave: non sarà perseguibile chi destina i proventi illeciti a 'mera utilizzazione e godimento personale'. Un paradosso incomprensibile soprattutto alla luce delle ultime vicende romane».

 PD: NOI ABBIAMO RAGGIUNTO UN GRANDE TRAGUARDO - «L'introduzione del reato di autoriciclaggio, dopo ripetuti tentativi a vuoto nelle scorse legislature, rappresenta una svolta storica nella lotta all'illegalità diffusa. Come promesso da governo e maggioranza, da oggi l'autoriciclaggio sarà finalmente punito anche in Italia colmando così un vuoto legislativo più volte segnalato non solo dalla magistratura ma dalle stesse convenzioni internazionali».E' quanto dichiara Donatella Ferranti, presidente della commissione Giustizia alla Camera, commentando il via libera definitivo del Senato alla pdl sul rientro di capitali.