Salvini: «Non ho bisogno di registi, ma di portatori d'acqua»
A suon di metafore calcistiche, continua il passaggio di palla tra Matteo Slavini e Silio Berlusconi e il segretario nazionale della Lega Nord si dice convinto di non aver bisogno del sostegno del leader di Forza Italia per mettere in atto i progetti politici in cantiere: «IL regista non mi serve».
ROMA - Silvio Berlusconi, le metafore calcistiche e i balli con Marine Le Pen. Il segretario della Lega Nord, Matteo Salvini, ne ha parlato al programma di Rai Radio2 'Un Giorno da Pecora'.
BERLUSCONI KO E IL TWIST CON LE PEN - Berlusconi l'ha definita un goleador. «Io da ragazzino giocavo in difesa, da terzino destro. La difesa è più importante dell'attacco». Berlusconi dice che lei farà il goleador, mentre lui sarà il regista. Pensa che le passerà spesso la palla? «Nel mio modulo non c'è il regista, ci sono i centrocampisti di fatica, i portatori d'acqua. Il regista non mi serve». E continua, ancora, il leader del Carroccio accennando all'incontro del 30 novembre con la politica francese Marine Le Pen, leader del partito di destra Front Nationl: «Ieri con la Le Pen abbiamo ballato pezzi degli anni Sessanta, dal rock and roll al twist, fino a Ymca», ha detto ancora Salvini. Qual è la canzone più bella che avete ballato? «Un classico del rock, 'Let's twist again'. Anche se io mi aspettavo qualcosa di Paul Anka». Le piace come tipo? «E' una donna affascinante, però non è il mio tipo: preferisco le more».
ABBATTERE E RICOSTRUIRE L'EUROPA - A margine della conferenza internazionale organizzata per fare il punto sulla strategia europea per la Macroregione alpina, il segretario della Lega ha toccato il nodo cocente dell'Unione europea e dell'euro. Per il segretario federale della Lega Nord, Matteo Salvini, serve un referendum per decidere l'eventuale uscita dell'Italia dall'Ue perché così com'è l'Unione è «una gabbia di matti». «Questa Europa non è riformabile, prima si abbatte e si costruisce da capo, magari con un referendum tra gli italiani, meglio è» ha detto Salvini. Per il segretario leghista «non è il momento delle mezze misure» neanche sull'euro. Un riferimento alla proposta di Silvio Berlusconi di una moneta parallela. «L'euro è una sciagura, prime se ne esce meglio è» ha concluso Salvini.
LE SICUREZZE DI MATTEO - Il segretario federale della Lega Nord ha aggiunto, inoltre, un commento sulla situazione relativa alle votazioni per la corsa alla Regione Veneto. Matteo Salvini ostenta sicurezza sulle regionali in Veneto dove il presidente uscente, il leghista Luca Zaia, sarà sfidato da Alessandra Moretti del Pd, vincitrice delle primarie. «Auguri a Moretti, sono terrificato» ha commentato ironico Salvini. «Ho visto una sondaggio di AntennatreNordest che la dà al 13% contro l'87% di Zaia. Sono preoccupatissimo». Nessun commento invece da Zaia, presente allo stesso appuntamento: «La mia campagna sarà non fare campagna. Sono un governatore che deve lavorare h24 fino all'ultimo giorno ed è la risposta che si deve dare. Non voglio dedicare neanche un istante della mia vita amministrativa in discussioni inutili di politica, ho rispetto dei cittadini veneti e i cittadini sanno benissimo cosa ho fatto, come sono e cosa voglio fare», ha concluso.