29 marzo 2024
Aggiornato 06:30
La Lega sfida M5S sull'Euro

Salvini a Grillo: spala con noi

La Lega Nord e il M5s vanno a braccetto contro l'euro. Mentre il segretario Matteo Salvini strizza l'occhio al leader grillino, ma riceve un diniego, quest'ultimo intanto sta iniziando la campagna per raccogliere le 50.000 firme necessarie per indire il referendum.

ROMA - «Purtroppo Grillo ha rifiutato il confronto proposto dalla Lega dicendo che "non c'è bisogno di alcun incontro ufficiale». Peggio per lui, noi le nostre battaglie contro l'Euro, l'invasione clandestina e lo Stato tassatore le facciamo anche da soli!»: così scrive su Facebook il segretario federale della Lega Nord Matteo Salvini.

GRILLO: VOGLIAMO IL REFERENDUM PER USCIRE DALL'EURO - «Il referendum consultivo per uscire dall'euro si può fare. Per poterlo indire è necessario approvare una legge costituzionale "ad hoc" come già avvenuto nel 1989 quando si richiese agli italiani se volevano dare o meno facoltà costituente all'Unione Europea». Lo ha scritto Beppe Grillo sul suo blog ricordando che «il referendum consultivo del 1989 in Italia si è tenuto il 18 giugno 1989, contestualmente alle elezioni europee del 1989, per sentire il parere popolare sul conferimento o meno di un mandato costituente al Parlamento europeo eletto nella stessa occasione. Poiché la Costituzione della Repubblica Italiana prevede solo due tipi di referendum, quello abrogativo e quello confermativo per quel che riguarda la procedura di revisione costituzionale, per poter indire un referendum consultivo si è dovuto procedere approvando ad hoc la legge costituzionale 3 aprile 1989».

CI SERVONO 50.000 FIRME CONTRO LA MERKEL E RENZI - La legge costituzionale per indire il referendum, ha continuato Grillo, «sarà presentata agli italiani sotto forma di legge di iniziativa popolare. Per poterla depositare in Parlamento è necessario raccogliere almeno 50.000 firme in sei mesi. Una volta depositata, presumibilmente a maggio 2015, i portavoce del M5S alla Camera e al Senato si faranno carico di presentarla in Parlamento per la discussione in aula. Approvata la legge costituzionale ad hoc che indice il referendum, considerando i tempi di passaggio tra le due Camere, a dicembre 2015 gli italiani potranno andare alle urne ed esprimere la loro volontà sull'uscita dall'euro con il referendum consultivo». A partire da novembre, ha annunciato, «inizieremo a raccogliere le firme per la legge di iniziativa popolare per indire il referendum. Abbiamo bisogno del maggior numero di firme possibile per non lasciar alcun alibi a questi portaordini della Merkel e della BCE capeggiati da Renzie. Gli italiani devono poter decidere se vogliono morire con l'euro in mano oppure vivere e riprendersi la propria sovranità».