19 agosto 2025
Aggiornato 01:00
Riforme Costituzionali | Camera

Boldrini: «Farò la mia parte»

«Quando la riforma arriverà alla Camera, io farò la mia parte. E' in discussione qualcosa di particolarmente importante per il Paese e per il futuro, è un esercizio che richiede tanta ponderazione». Lo ha detto la presidente della Camera, Laura Boldrini, in un'intervista al Corriere della Sera.

ROMA - «Quando la riforma arriverà alla Camera, io farò la mia parte. E' in discussione qualcosa di particolarmente importante per il Paese e per il futuro, è un esercizio che richiede tanta ponderazione». Lo ha detto la presidente della Camera, Laura Boldrini, in un'intervista al Corriere della Sera.
«Userò gli strumenti che il regolamento mi mette a disposizione e mi atterrò alle procedure, come ho fatto finora - ha assicurato Boldrini -. Farò di tutto per dare i tempi e le forme di discussione adeguati. La Costituzione non si cambia a ogni legislatura».

IN AULA A FINE OTTOBRE - A giudizio della presidente della Camera è «prevedibile che possa essere richiesta la calendarizzazione alla ripresa e, poichè da regolamento deve essere lavorato per due mesi in commissione, potremmo portarlo in Aula alla fine di ottobre o, al più tardi, all'inizio di novembre. Sempre che ne venga richiesta la calendarizzazione alla ripresa».
«Le riforme costituzionali e la legge elettorale - ha proseguito Boldrini - vanno fatte. Anche io mi auguro che le priorità economiche e il lavoro saranno centrali in autunno, ma le due cose non sono ad excludendum».
Per l'Italicum, «in tempi di disamore e sconforto verso la politica avere soglie molto alte che escludano la rappresentanza non sarebbe saggio», secondo Boldrini. «L'8% - ha spiegato - sono quasi due milioni di persone, come possiamo concepire di tagliar fuori un numero così elevato di elettori? Ritengo un buon compromesso l'aver abbassato a 150 mila le firme per le proposte di iniziativa popolare».