17 agosto 2025
Aggiornato 23:30
Palazzo Madama

Riforme: rush finale

E' iniziata la settimana decisiva per le riforme. Il premier si dice ottimista, ma oltre alla pioggia di emendamenti arriva anche l'altolà di Salvini: "Questa riforma non la votiamo".

ROMA - Ha inizio oggi la settimana decisiva per le riforme. Il premier Matteo Renzi si dice ottimista nonostante la pioggia di emendamenti caduti a raffica sul testo licenziato dalla Commissione Affari Costituzionali.  Ora tocca ai relatori Anna Finocchiaro e Roberto Calderoli fare la loro replica, per ultima interverrà il ministro delle Riforme, Maria Elena Boschi. Nel pomeriggio dovrebbe iniziare l'esame degli emendamenti. Vista la mole delle proposte presentate, circa 7.800, il presidente del Senato Pietro Grasso, a cui spetta la dichiarazione di ammissibilità, potrebbe pronunciarsi solo su una parte di questi. Diverse le dichiarazioni rilasciate da chi è pro o contro le riforme in ballo, e la battaglia si profila ancora molto lunga e difficile.  

Salvini: "Questa riforma non la voto" - «Il Senato così com'è, dal mio punto di vista, non serve. La riforma non la votiamo": afferma Matteo Salvini ad Agorà Estate, parlando della riforma che da oggi sarà sottoposta al voto di palazzo Madama.

Pisicchio: Avanti anche con la riforma del lavoro e della giustizia - «Devono camminare parallele le riforme istituzionali e quelle che si fanno carico del lavoro e dello sviluppo", ha affermato il presidente del gruppo Misto alla Camera Pino Pisicchio.

«Non possiamo permetterci - ha aggiunto - di attendere sulla riforma del lavoro, del fisco e della liberazione del paese da una burocrazia borbonica e da una giustizia lenta e pachidermica. Bene il ritmo impresso alla riforma del Senato, allora. Ma camminiamo con lo stesso ritmo anche sul resto».

Bruno (Fi): Terremo fede al Patto del Nazareno «Non faremo venire meno il nostro appoggio e i nostri voti a una riforma che abbiamo voluto e che cercheremo insieme di migliorare", afferma il senatore di Forza Italia, Donato Bruno, parlando a nome del partito in apertura del dibattito sul ddl Boschi a palazzo Madama.