Addio Sel, anche Ragosta abbandona Vendola
E' il secondo a lasciare in poche settimane, ed entra nel Pd: «Vengo dal Pci e oggi torno a casa. A me risulta che altri lasceranno, nei prossimi giorni»
ROMA - «Con la lista Tsipras, Sel non esiste più. Ha esaurito la sua funzione e ha preso la direzione di una sinistra radicale e minoritaria. Non mi appartiene». Per queste ragioni il deputato Michele Ragosta dice addio a Sel - è il secondo a lasciare in poche settimane - ed entra nel Pd: «Nessun trasformismo - dice in una intervista a Repubblica - voglio solo aiutare lo sforzo di cambiamento di Renzi e mettermi in gioco per le riforme».
SEL PARTITO INADEGUATO - «Sono uno dei fondatori di Sel. L'obiettivo - ricorda - era un'unica forza di centrosinistra. Fin dal governo Letta avremmo dovuto assumerci la responsabilità di governo, invece di lasciare il Pd costretto alle larghe intese e noi alla finestra a criticare». Quindi ha scelto di sostenere il governo. «I tempi della politica, come dimostra Grillo prendendo atto del 41% del Pd, sono molto veloci. Sel, invece, è rimasto un partito del '900: inadeguato, oggi».
TORNO A CASA, ALTRI LASCERANNO - «Mi accuseranno di trasformismo? Io - conclude Ragosta - sono stato alle Frattocchie. Vengo dal Pci e oggi torno a casa. A me risulta che altri lasceranno, nei prossimi giorni. A livello parlamentare e dei territori. Chi resta sarà obbligato ad accelerare con Tsipras, dando vita a un partitino del 2%».
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