Renzi: «Se non passa la riforma del Senato finisce la mia storia politica»
Il premier al Corriere della Sera illustra le linee guida per cambiare il volto di Palazzo Madama: l'assemblea non sarà più elettiva e non voterà più la fiducia e il bilancio. I suoi componenti non avranno un'indennità in quanto saranno rappresentati delle regioni e dei comuni, che sono già pagati per le loro altre funzioni
ROMA - Il premier Matteo Renzi ha presentato le linee guida della sua riforma del Senato: l'assemblea non sarà più elettiva e non voterà più la fiducia e il bilancio. I senatori non avranno un'indennità in quanto saranno rappresentati delle regioni e dei comuni, che sono già pagati per le loro altre funzioni.
SE NON PASSA È MIA FINE POLITICA - Il premier ha piegato: «Se non passa la riforma - dice in una intervista al Corriere della Sera - finisce la mia storia politica». Il clima sulla riforma del Senato resta teso dopo il botta e risposta con il presidente Grasso che vuole conservare il nome e l'istituzione del Senato e chiede che venga eletto dai cittadini.
CI METTO LA FACCIA - Il premier rilancerà la riforma del Senato in consiglio dei ministri, presentando il disegno di legge costituzionale per superare il Senato e il titolo V sui rapporti Stato-Regioni. «Sarà uno spartiacque tra chi vuole cambiare e chi vuole far finta di cambiare», ha ribadito. E annuncia che scenderà in sala stampa per presentarla ai giornalisti. Non un altro show, però, spiega «scendo anche io, ci metto la faccia». Quel che deve essere chiaro è che su questo punto mi gioco tutto. Insomma, se non passa la riforma non solo cade il governo ma Renzi si gioca tutta la sua storia politica.
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