2 maggio 2024
Aggiornato 15:00
Governo

Il Senato dà la fiducia a Renzi

Il premier ha raccolto 169 voti favorevoli e 139 contrari. Su Twitter ha scritto: «Ok a Palazzo Madama, adesso la Camera. Poi si inizia a lavorare sul serio. Domani scuole, lavoratori, imprenditori, sindaci a Treviso. #lavoltabuona»

ROMA - «Ok il Senato, adesso la Camera. Poi si inizia a lavorare sul serio. Domani scuole, lavoratori, imprenditori, sindaci a Treviso. #lavoltabuona». Così questa mattina il presidente del Consiglio Matteo Renzi in un tweet scritto dopo avere ottenuto la fiducia al Senato con 169 voti favorevoli e 139 contrari e alla vigilia del voto alla Camera.

AVETE TRUMAN SHOW IN TESTA? - L'ultimo affondo, ieri notte, l'ex sindaco di Firenze lo ha riservato alla replica in Senato, quando ha risposto a chi gli rimproverava di non aver citato fin lì il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano: «L'unico modo per rispettare Napolitano è fare le riforme cui Napolitano ha legato il suo secondo mandato». E il presidente del Consiglio ha mandato anche un messaggio a chi lo ha accusato di aver tenuto un discorso da 'sindaco' più che da 'statista', di aver parlato troppo a braccio, di essere stato poco istituzionale: «Questo è un governo che non userà mai doppi registri. Parliamo qui come parliamo fuori di qui. Siete sicuri di non avere il Truman Show nella testa?».

PIANI DA 100 MILIARDI DI EURO - Ma le critiche al suo discorso sono di sostanza e non solo di forma, soprattutto per la vaghezza con cui ha delineato le coperture economiche per progetti che, a un primo calcolo, potrebbero costare 100 miliardi di euro. Al Senato Renzi ha promesso un «cambio radicale» delle politiche economiche, dettando i tempi anche delle altre riforme: legge elettorale, giustizia, fisco, lavoro e Pubblica amministrazione. Il piano del neopremier prevede lo sblocco totale dei debiti della pubblica amministrazione, tagli «a due cifre» del cuneo fiscale (non si capisce se in termini assoluti o percentuali), una riforma del fisco e poi la costituzione di «un fondo di garanzia anche attraverso un rinnovato utilizzo della Cassa depositi e prestiti, per l'unica reale, importante, fondamentale questione che abbiamo sul tappeto: le Pmi che non riescono ad accedere al credito».

ALFANO, RENZI SI ASSUME RESPONSABILITA' - Intanto il leader del Nuovo centrodestra (Ncd), Angelino Alfano ha commentato nella serata di ieri: «Aiuteremo l'Italia affinché si possano abbassare le tasse e speriamo che ci possa riuscire questo governo. Siamo convinti di rappresentare gli avvocati del centrodestra nel governo. Se ci riusciamo, bene, se non ci riusciamo avremo fatto di tutto per aiutare l'Italia».

Alfano, intervenuto a Ballarò, ha richiamato uno dei passaggi conclusivi dell'intervento di Renzi oggi in Senato: «Renzi ha detto 'se falliremo la colpa sarà mia'. Di fronte a tanti leader che danno sempre la colpa agli altri, Renzi si assume la responsabilità dell'eventuale sconfitta, non l'avevo mai sentita una cosa del genere. E Renzi ha dimostrato un'abilità nel trovare un punto di sintesi».

LANZILLOTTA, C'E' CORAGGIO E SPREGIUDICATEZZA - La senatrice di Scelta civica (Sc) Linda Lanzillotta intervenendo in Aula invece ha ricordato: «Non un complotto, non un tradimento ma l'urgenza di dare una scossa all'Italia è la ragione vera della nascita del Governo Renzi. It's economy, stupid, diceva un grande leader democratico come Bill Clinton. Lei lo ha capito e, dobbiamo dargliene atto, lo ha fatto con coraggio, velocità e una qualche dose di necessaria spregiudicatezza».
«Scelta Civica le darà fiducia - ha proseguito - anche se riteniamo che giovinezza e bellezza devono combinarsi con competenza ed esperienza, con rigore e trasparenza, elementi che in alcune caselle ministeriali riteniamo non sufficienti. Da anni è noto che la delegittimazione della politica e il populismo, nascono da qui, dal non aver saputo fare ciò che c'era da fare. E se non cambia la percezione dell'impotenza e dell'inutilità della politica non sarà sufficiente ridimensionare il Senato: l'antipolitica travolgerà l'intero sistema istituzionale. Per questo lei è atteso alla prova del fare. Su questo terreno, può stare certo, Scelta Civica sarà dalla sua parte», ha concluso Lanzillotta.