«La riforma del voto di scambio rischia di rimanere a mezz'aria, Renzi intervenga»
Il Deputato del Pd Mattiello ha scritto al suo segretario: «Chiedo un impegno per portare a conclusione la riforma che sanziona il rapporto di convenienza politico-mafioso, come aveva immaginato fin dall'inizio l'ideatore della norma, Giovanni Falcone»
ROMA - «La riforma del voto di scambio rischia di rimanere a mezz'aria, dopo i tanti sforzi fatti dentro e fuori il parlamento: Renzi intervenga e impedisca che sia vanificato il lavoro fin qui fatto». E' quanto ha chiesto il deputato del Partito democratico (Pd) Davide Mattiello, che è stato relatore alla Camera, insieme al collega di Scelta civica (Sc) D'Ambruoso, del provvedimento di revisione del 416/ter del codice penale, in una lettera aperta al segretario del Pd, Matteo Renzi.
COLPIRE RAPPORTO MAFIA-POLITICA - La lettera ha richiesto al segretario del Pd «un impegno per portare a conclusione la riforma che sanziona lo scambio politico-mafioso che aveva l'obiettivo di aggiungere al testo attuale le parole 'altra utilità (come aveva immaginato fin dall'inizio l'ideatore della norma, Giovanni Falcone), per rendere più efficace lo strumento con il quale si colpisce una delle articolazioni fondamentali del potere delle mafie, il rapporto con la politica».
TESTO BLOCCATO DA 5 MESI - «Il testo elaborato alla Camera, frutto di una mediazione alta tra le varie posizione - ha ricordato Mattiello a Renzi - è stato votato alla unanimità lo scorso 16 Luglio ma il 23 luglio, poche ore prima che la commissione Giustizia del Senato, convocata in sede deliberante, affrontasse la proposta di legge, si manifestarono con forza alcune perplessità sulla bontà del testo e da quel momento tutto si arenato. Da allora sono passati quasi cinque mesi e molte cose sono cambiate sul piano politico. Resta per l'attualità e l'urgenza, conferma dalle audizioni in corso nella Commissione Antimafia, di intervenire sul rapporto tra politica e mafia, rapporto padre di infinite corruzioni e di altrettanti sprechi. Chiedo perciò al segretario di mettere tra le priorità del nostro Partito una rapida riforma del 416/ter».