26 aprile 2024
Aggiornato 04:00
Governo Letta

Alfano a Renzi: «Patto per le riforme nel 2014, al voto l'anno seguente»

Il leader di Ncd: «Nella primavera del 2015 si potrà tornare al voto con il centrodestra e il centrosinistra che si sfideranno con una nuova legge elettorale, con istituzioni cambiate, con una situazione economica, speriamo, migliorata e con dei candidati dell'uno e dell'altro schieramento scelti dai rispettivi simpatizzanti»

ROMA - Un patto per le riforme da realizzare nel 2014, poi si torni al voto nel 2015. E' il percorso che indica il vicepremier e leader del Nuovo centrodestra (Ncd) Angelino Alfano. «Noi crediamo - ha scritto su Facebook - che la questione centrale oggi sia quella di sottoscrivere un contratto per realizzare, nel 2014, importanti riforme per l'Italia. Nella primavera del 2015 si potrà tornare al voto con il centrodestra e il centrosinistra che si sfideranno con una nuova legge elettorale, con istituzioni cambiate, con una situazione economica, speriamo, migliorata e con dei candidati dell'uno e dell'altro schieramento scelti dai rispettivi simpatizzanti».

ORA PRIMARIE CENTRODESTRA - Quanto al nuovo segretario del Partito democratico, Alfano ha spiegato: «Renzi è il nuovo leader della sinistra italiana, noi siamo il Ncd. Adesso tocca a noi cambiare il centrodestra, innovare e utilizzare lo strumento delle primarie per la scelta del leader».

SACCONI, INTESA CON RENZI PER LEGGE ELETTORALE - Intanto Maurizio Sacconi, presidente dei senatori di Ncd ha proposto un accordo Alfano-Renzi per una nuova legge elettorale e la riforma del lavoro: «La necessità di una riforma della legge elettorale - ha osservato - può e deve determinare l'ambizione del governo di transizione di cambiare il nostro assetto istituzionale secondo il modello del 'sindaco d'Italia' ovvero di una figura istituzionale forte perché eletta direttamente con modalità analoghe a quelle municipali e perché dotata di poteri di governo».

2014 SIA DEDICATO A OCCUPAZIONE - «Il 2014 - ha proseguito il presidente dei senatori Ncd - deve essere tuttavia riempito anche di interventi urgenti in funzione della maggiore occupazione. Da un lato collegando la spending review alla riduzione del cuneo fiscale e dall'altro riregolando il lavoro in termini di forte semplificazione e di incoraggiamento della propensione ad assumere. Sono tutte tesi comuni ad Alfano e a Renzi che potrebbero diventare atti di governo».