20 aprile 2024
Aggiornato 13:30
Primarie del Pd

«Berlusconi e figli, Berlusconi e eredi.... Noi facciamo le primarie, loro faranno le ereditarie»

Civati al confronto su Sky: «Dobbiamo essere più netti, dire le cose che ci premono e smettere di inseguire i moderati come Casini, Monti... La prossima volta dobbiamo cambiare. E vincere»

ROMA - Pippo Civati ha provato a inseguire Matteo Renzi sul terreno delle battute e il sindaco di Firenze pare aver apprezzato durante il confronto a tre su Sky Tg 24. Civati ha criticato Silvio Berlusconi spiegando che proverà a continuare l'attività politica con il nome «Berlusconi e figli, Berlusconi e eredi... come fanno gli imprenditori dalle mie parti. Noi facciamo le primarie, loro faranno le ereditarie...». Guizzo che ha strappa un lungo applauso del pubblico e anche di Renzi.

RECUPERARE I DELUSI - Civati si è augurato una partecipazione alle primarie di almeno «tre milioni di persone, lo stesso risultato dello scorso anno perché dobbiamo recuperare i delusi».

SUI 101 FARE CHIAREZZA - Nel caso diventasse segretario del Partito democratico (Pd), Civati ha detto: «Faccio una riunione con tutti i parlamentari e un'indagine che non è stata mai fatta ed è una ferita aperta sui 101 che non hanno votato Prodi al Colle. Non aver eletto Prodi a presidente della Repubblica è stato uno degli errori più gravi del centrosinistra. Un partito è una comunità io ho votato Marini ed ho votato Prodi, qualcuno no. Quando si decide una cosa la si rispetta».

RIFORMA PORCELLUM - Quindi Civati ha ironizzato sulla riforma della legge elettorale: «Ci sono Quagliariello e Violante che stanno scrivendo le bozze della nuova legge elettorale da due anni, secondo lei c'è del tenero? Farla è la priorità, non c'è tempo da perdere».

LAICITA' DELLO STATO - Quanto ai diritti civili, Civati ha ribadito: «Sono favorevole a matrimoni, affidi e adozioni anche per i gay. Io sono per il matrimonio egualitario e ci sarebbe la maggioranza in Parlamento per votarli, anche il Movimento Cinque stelle (M5s) è a favore. L'unica certezza che ho è la laicità dello Stato». La linea di Civati è che il Pd si smarchi: «Dobbiamo essere più netti, dire le cose che ci premono e smettere di inseguire i moderati come Casini, Monti... La prossima volta dobbiamo cambiare. E vincere».