12 ottobre 2025
Aggiornato 07:30
Legge di stabilità

Saccomanni «difende» la Commissione Europea

Il giudizio della Commissione europea sulla Legge di Stabilità non è negativo, anzi, «dice semplicemente che il lavoro è stato impostato e che bisogna proseguire su questa strada»

BRUXELLES - Il ministro dell'Economia, Fabrizio Saccomanni, ha ribadito stasera a Bruxelles, al termine del Consiglio Ecofin, che il giudizio della Commissione europea sulla Legge di Stabilità non è negativo, anzi, «dice semplicemente che il lavoro è stato impostato e che bisogna proseguire su questa strada»; mentre non è una sopresa, ha insistito il ministro, la constatazione che il rapporto debito pubblico/Pil è fuori linea rispetto al «benchmark» di riduzione indicato dalla Commissione, e questo, ha insistito il ministro, a causa della recessione e dei pagamenti del debito arretrato della P.A. alle imprese.

PER ALTRI PAESI GIUDIZI PIÙ SEVERI - «Se si legge cosa viene detto agli altri paesi (nei commenti della Commissione alle altre leggi di bilancio, ndr), ci sono delle indicazioni molto più severe, non voglio fare citazioni sgradevoli... in alcuni casi si dice di rimettere in discussione interamente tutta la strategia» dei governi, ha osservato Saccomanni.
«Spero - ha proseguito il Ministro - che adesso possiamo agire con maggiore celerità per far sì che le misure che abbiamo messo a punto nella 'pipeline' producano risultati nella prima metà del 2014». A questo punto, ha detto ancora Saccomanni, «riteniamo che sia necessario fare il massimo a livello europeo per rilanciare la crescita e lottare contro la disoccupazione giovanile, e questo va fatto ovviamente a livello europeo. Dobbiamo essere tutti d'accordo, non è possibile - ha concluso - fare delle scelte a livello di singolo paese sul fronte dei nuovi impegni».