6 maggio 2024
Aggiornato 08:00
Il futuro del Governo Letta

Monti: «Il Governo non è un taxi elettorale»

Nel tornare a sollecitare un «nuovo patto di coalizione» che rafforzi la maggioranza di larghe intese, Monti ha espresso l'auspicio che la condanna di Berlusconi anzichè favorire un nuovo radicalismo del centrodestra «ne favorisca una svolta che lo renda davvero e definitivamente una forza moderata liberale»

ROMA - «L'esplosione del governo Letta sarebbe molto negativa» così come però «sarebbe negativa anche una sua prosecuzione senza una seria presa di coscienza che il tema fondamentale per l'Italia e la sua crescita non è l'Imu, ma se vogliamo o no riconoscerci in un sistema di regole e rispettarle». E in ogni caso non servirebbe al Paese la mera sopravvivenza del governo senza riforme incisive. E dunque l'esecutivo «non può trasformarsi in un taxi elettorale» in attesa di arrivare a nuove elezioni.
Lo ha affermato, fra l'altro, l'ex premier Mario Monti che, all'indomani dell'incontro fra il presidente del Consiglio Enrico Letta e i gruppi parlamentari di Scelta Civica e della sentenza della Cassazione che ha reso definitiva la condanna di Silvio Berlusconi per frode fiscale, ha sottolineato come «da parte del presidente Letta non devono essere più consentiti a nessuno dei partiti della maggioranza toni arroganti e ultimativi» .

LA SENTENZA VA RISPETTATA - Nel tornare a sollecitare un «nuovo patto di coalizione» che rafforzi la maggioranza di larghe intese, Monti ha espresso l'auspicio che la condanna di Berlusconi anziché favorire un nuovo radicalismo del centrodestra «ne favorisca una svolta che lo renda davvero e definitivamente una forza moderata liberale» di cui lo stesso Berlusconi, seppure in funzione diversa, può essere levatore. Anche perchè, ha sottolineato Monti, la sentenza di condanna della Cassazione «non va commentata ma rispettata. Ed eseguita».