20 aprile 2024
Aggiornato 14:30
Costi della Politica

Prima intesa nel Governo sull'abolizione del finanziamento ai partiti

Finanziamenti da parte dei privati grazie a meccanismi fiscali semplificati, erogazione di servizi e dunque sostegno «non monetario» da parte del pubblico, procedure «rigorose» per la strasparenza di statuti e bilanci. Sarà questo il nuovo meccanismo di finanziamento ai partiti

ROMA - Finanziamenti da parte dei privati grazie a meccanismi fiscali semplificati, erogazione di servizi e dunque sostegno «non monetario» da parte del pubblico, procedure «rigorose» per la strasparenza di statuti e bilanci. Sarà questo il nuovo meccanismo di finanziamento ai partiti, quando - entro la prossima settimana - il governo varerà il disegno di legge che abroga il finanziamento pubblico.

In apertura del Consiglio dei ministri, riferisce una nota di palazzo Chigi, il presidente Enrico Letta ha illustrato le tematiche inerenti alla situazione del finanziamento pubblico ai partiti e il governo «ha quindi deciso di deliberare, entro la prossima settimana, un disegno di legge recante l'abolizione del finanziamento pubblico ai partiti e la disciplina per assicurare la trasparenza e la democraticità del loro funzionamento».

A tal fine, il disegno di legge prevede:
- l'abrogazione delle vigenti norme sul finanziamento pubblico dei partiti;
- la definizione di procedure rigorose in materia di trasparenza di statuti e bilanci dei partiti;
- la semplificazione delle procedure per le erogazioni liberali dei privati in favore dei partiti, ferma l'esigenza di assicurare la tracciabilità e l'identificabilità delle contribuzioni;
- l'introduzione dei meccanismi di natura fiscale, fondati sulla libera scelta dei contribuenti, a favore dei partiti;
- la disciplina di modalità di sostegno non monetario al funzionamento dei partiti in termini di strutture e servizi.