25 aprile 2024
Aggiornato 02:00
Governo | Crisi del debito

Monti: «Sul futuro dell'Italia non garantisco». E' scoppia la polemica

«Ora l'Italia è affidabile, ma dopo il voto non lo garantisco», ha detto Monti presentando il paese ai potenziali investitori. Berlusconi: «Monti è sceso in campagna elettorale». Vendola: «Cattivo gusto». Duro il leader dell'IDV, Di Pietro: «E' una sorta di ricatto»

ROMA - Mario Monti del suo futuro non parla ma lancia un messaggio dal Kuwait, prima tappa del suo viaggio nel Golfo persico: non può garantire cosa succederà nell'Italia del dopo voto. Un messaggio consegnato agli investitori stranieri, mentre in Italia risuona ancora la nascita del movimento 'Verso la terza repubblica' varato sabato da Luca Cordero di Montezemolo, 'propedeutico' ad un possibile nuovo impegno alla guida del paese per l'attuale presidente del Consiglio.
«Ora l'Italia è affidabile, ma dopo il voto non lo garantisco», ha detto Monti presentando il paese ai potenziali investitori. Risanamento e riforme sono sulla buona strada e il governo da lui presieduto ha fatto molto: Palazzo Chigi sabato ha emesso un comunicato di 17 pagine per spiegare esattamente quanto è stato fatto, un bilancio a un anno dall'insediamento che Monti ha tenuto a ribadire parlando a un'agenzia kuwaitiana. Ma «chi governerà deve avere come obbiettivo quello di continuare a garantire crescita, giustizia, lotta a corruzione e evasione».

BERLUSCONI: MONTI E' IN CAMPAGNA ELETTORALE - Nel chiuso di Arcore, scrive oggi Repubblica, Silvio Berlusconi che due giorni fa aveva bollato come «disastroso» il bilancio del governo Monti avrebbe commentato: Monti «è sceso in campagna elettorale».

DI PIETRO: E' UNA SORTA DI RICATTO - Ad attaccare il premier sono però il leader di Sel Nichi Vendola: «Poteva risparmiarsi questa battuta di cattivo gusto. Credo che un presidente del Consiglio non possa lanciare strali sul futuro». E Antonio Di Pietro, che bolla le parole Monti come una sorta di ricatto: «O rivado io al governo, o agli investitori stranieri dico che non garantisco per l'affidabilità del paese dopo di me. Ma questa è una cosa gravissima e dimostra come da parte sua non ci sia ne' senso dello Stato, ne' rispetto per la democrazia dell'alternanza».