Grilli e le imposizioni del «mondo nuovo» globalizzato
«Il mondo è cambiato ed è inutile rimanere arroccati nelle proprie posizioni. E' necessaria una mentalità nuova, di apertura, perchè il gioco è cambiato e le regole sono imposte da un mondo globalizzato». Questo l'auspicio espresso dal ministro dell'Economia, Vittorio Grilli: «Necessario pareggio di bilancio senza se e senza ma»
VENEZIA - Il mondo è cambiato ed è inutile rimanere arroccati nelle proprie posizioni. «E' necessaria una mentalità nuova, di apertura, perchè il gioco è cambiato e le regole sono imposte da un mondo globalizzato». Questo l'auspicio espresso dal ministro dell'Economia, Vittorio Grilli, nel corso del suo intervento al forum dei giovani imprenditori di Confcommercio. «La prima cosa da fare è capire in che modo dobbiamo cambiare il paese».
«Certo stiamo cambiando perchè ce lo chiede l'Europa, il Fondo monetario e l'Ocse ma non solo per questo. Stiamo cambiando perchè è la cosa giusta da fare e sono convinto che anche se l'Europa dovesse impazzire e dire fate come volete non potremmo agire diversamente».
Fondamentale che le banche non soffrano - «E' fondamentale che le banche non soffrano perchè le banche sono il luogo in cui sono conservati i risparmi del mondo. Se una banca anche piccola ha problemi seri ha onde di caduta nel mondo. Preservare la solidità delle banche è fondamentale».
«In Italia aver preservato le banche in uno stato di salute buono è un elemento di forza del nostro sistema. Noi non abbiamo problemi di finanziamento del debito pubblico ma quello che ci preoccupa è il finanziamento delle nostre aziende». Per Grilli in Europa il finanziamento a famiglie e imprese ha delle «disfunzioni da correggere» legate ai diversi costi sostenuti dalle banche. «E' difficile che l'Italia da sola riesca a risolvere questo ma la mossa della Bce è di grande significato».
Necessario pareggio di bilancio senza se e senza ma - «L'unico modo per essere affidabili è avere le finanze pubbliche in ordine e ciò vuol dire, per un paese con un debito pubblico come il nostro, il pareggio di bilancio senza se e senza ma». Lo ha sottolineato il ministro dell'Economia. «Sappiamo - ha aggiunto - che questo lo si fa non con la bacchetta magica ma in maniera pesante. Siamo consapevoli di aver generato stress sull'economia».
Grilli ha ricordato come il pareggio di bilancio sia necessario non solo «in un anno ma per sempre. È un requisito costituzionale».
Per altro taglio Iva la coperta è corta - Per un ulteriore taglio dell'Iva, scongiurando l'aumento dell'aliquota del 21% al 22% «la coperta è corta». Lo ha sottolineato il ministro dell'Economia, Vittorio Grilli, a margine del forum dei giovani imprenditori di Confcommercio che si sono fatti portavoce della richiesta di un'archiviazione dell'aumento dell'Iva.
«Visto che la coperta è corta e non si riesce a fare tutto nelle dimensioni che vorremmo, bisogna distribuire le risorse».
«Prendo atto delle priorità della Confcommercio ma ci sono altre esigenze».
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