2 ottobre 2025
Aggiornato 23:00
La crisi dei debiti sovrani

Monti: Avanti con la disciplina «senza sconti»

I «compiti a casa» come unica strada per migliorare davvero le vite dei cittadini, la disciplina fiscale che va perseguita «senza sconti» nel caso della Grecia ma anche degli altri Paesi europei. Con però una «sensibilità» all'atteggiamento dei cittadini, per evitare derive populiste e anti europee

LA VALLETTA - I «compiti a casa» come unica strada per migliorare davvero le vite dei cittadini, la disciplina fiscale che va perseguita «senza sconti» nel caso della Grecia ma anche degli altri Paesi europei. Con però una «sensibilità» all'atteggiamento dei cittadini, per evitare derive populiste e anti europee. Da Malta dove ha partecipato al vertice del dialogo 5+5 del Mediterraneo, Mario Monti insiste sulla sua strategia. E difende anche il decreto sviluppo dalle critiche arrivate ancora una volta dal presidente di Confindustria Giorgio Squinzi: «Può accorciare lo Stivale», dice con una metafora, e soprattutto l'Agenda digitale «può trasformare il Paese».

Nel suo intervento d'apertura alla cerimonia del Vertice di Malta, unico leader europeo a prendere la parola, il premier ha chiesto che «tutti i Paesi dell'Unione Europea» insistano in una «azione molto forte e determinata a casa, in modo da completare i loro sforzi nel quadro coordinato che l'Unione Europea sta mettendo a punto». Solo così, ha spiegato, si possono vincere «sfide economiche che sono cruciali se vogliamo davvero trasferire tutti i principi su cui noi siamo d'accordo in concreti miglioramenti nelle vite dei nostri cittadini».

A scanso d'equivoci, Monti ha ribadito che «l'Italia è fra quei paesi che davvero credono che ognuno debba migliorare la situazione interna e finanziaria». Una prospettiva più vicina ora che «la Ue, e di questo sono felice, sta dimostrando una sempre più concreta abilità nel coordinare le risposte collettive con quelle nazionali». Certo, vanno «attuate rapidamente e pienamente» le decisioni del Consiglio di giugno, a cominciare dal sistema unico di vigilanza bancaria su cui con Francia, Spagna, Portogallo e Malta oggi si è trovata l'intesa affinché «il prossimo Consiglio Ue spinga per un accordo definitivo entro la fine dell'anno», in modo che sia operativo «per il primo di gennaio».

E questa, disciplina e riforme, è anche la strada che Monti indica ancora una volta per la Grecia: «La posizione del governo sulla Grecia è di prestare grande attenzione alla disciplina finanziaria, alle riforme economiche senza sconti». Ma attenzione, il rigore non può essere cieco per non rischiare il risorgere dei populismi, o addirittura il 'rischio Weimar' evocato oggi dal premier greco Samaras: «Al tempo stesso dobbiamo avere grande sensibilità per le implicazioni sugli atteggiamenti dei cittadini verso l'Unione Europea». Un tema caro a Monti, che ricorda la sua proposta di una sessione di lavoro su questo argomento: «E le parole di Samaras di oggi attengono alla grande al novero di questo problema».

C'è tempo anche per qualche riflessione sul tema del vertice, ovvero l'integrazione tra Ue e Maghreb soprattutto dopo le Primavere arabe: il sostegno dei Paesi europei è fondamentale affinché non «sfioriscano rapidamente» fino a diventare «autunni o gelate invernali». E dunque «è imprescindibile che il nostro sostegno diventi più solido continuo sistematico, per rafforzare la democrazia con lo sviluppo economico», perchè «possono sfiorire rapidamente le primavere se la gente non ha da vivere». Al contrario, «se riusciamo a consolidare le Primavere, non trasformarle in autunno o in gelate invernali, è un grande investimento nell'economia dell'Europa, oltre che nella stabilità dei Paesi del Mediterraneo».