2 ottobre 2025
Aggiornato 23:00
L'assemblea nazionale scioglierà il nodo delle regole

Primarie Pd: si va verso voto meno restrittivo

Approvata la deroga transitoria per permettere a Matteo Renzi di candidarsi. Si valuta la registrazione dei votanti al gazebo anziché in appositi uffici elettorali e il 3% di firme per candidarsi. Tabacci a Renzi: Non si vincono col termine rottamazione. Pisapia: Dopo voto assemblea a Milano su programma. Meloni: Mai detto che Renzi toglie voti al centrodestra

ROMA - Sarà l'assemblea nazione del Pd di domani a sciogliere il nodo delle regole per le primarie del centrosinistra. Ma in queste ore si lavora per trovare una mediazione. La lunga riunione della commissione Statuto di questa mattina ha approvato la deroga transitoria per permettere a Matteo Renzi di candidarsi. L'orientamento che sta emergendo è quello di rendere meno stringenti le condizioni di accesso al voto, come il sindaco di Firenze va chiedendo da tempo. Innanzitutto sulla registrazione preventiva la mediazione potrebbe essere quella di consentirla non in altra sede ma direttamente al gazebo al momento del voto, verrebbe meno la blindatura tra primo e secondo turno, ossia si potrà indifferentemente votare ad entrambi o a uno soltanto, e anche la pubblicità degli elettori potrebbe diventare parziale, ossia accessibile solo agli organi del partito.
Per quanto riguarda i criteri per essere candidati si va verso il 10% delle firme dei membri dell'Assemblea, oppure del 3-5% degli iscritti, ossia un minimo di 18mila, raccolte in almeno 10 regioni. Questo per quanto riguarda le norme, poi ci sono delle «condizioni politiche» che verranno richieste ai candidati del Pd alle primarie, ossia: accettare il programma del Pd e l'idea di coalizione del Pd, che vuol dire dichiarare con chi fare alleanze, da Vendola all'Udc, infine un vincolo che varrà per tutti candidati del centrosinistra riguarda il programma di governo all'insegna del «non si può stravolgere l'agenda Monti», una regola che sembra pensata soprattutto per Sel.

Renzi: Con Bersani oggi non ci siamo sentiti - «Con Bersani oggi non mi sono sentito». Lo ha affermato il Sindaco di Firenze Matteo Renzi, rispondendo a Crotone sull'assemblea del Pd di domani a Roma sulle regole per le primarie

Tabacci a Renzi: Non si vincono col termine rottamazione - «Indubbiamente è un giovane di qualità. Non c'è bisogno che lo attesti io. Però, secondo me, per affermare una leadership c'è bisogno in questo momento non di fare i fuochi artificiali, ma di agganciarsi alla durezza e alla profondità dei problemi del Paese». Lo ha detto Bruno Tabacci, candidato alle primarie del centrosinistra, nel corso della trasmissione televisiva 'Check point' su Tgcom24.
«Io gli contesto l'idea che lui possa pensare di affermare una leadership sostenendo il termine 'rottamazione' come se il problema fosse di sistemare la partita dal punto di vista generazionale. Io a questa cosa non ci credo».

Pisapia: Dopo voto assemblea a Milano su programma - Il sindaco di Milano Giuliano Pisapia, lancia la proposta di un'assemblea a Milano dopo le primarie del centrosinistra per mettere a punto un programma per vincere le elezioni.
«Bene le primarie aperte e partecipate, che sono uno strumento utilissimo per coinvolgere i cittadini come l'esempio di Milano ha dimostrato in modo evidente. E' anche fondamentale che dopo il voto tutti i candidati si ritrovino uniti impegnandosi per raggiungere l'obiettivo più importante che è quello di far vincere il centrosinistra alle elezioni di primavera e segnare un cambiamento nel governo del Paese. Per questo Milano si candida sin d'ora ad ospitare una grande assemblea che dopo la primarie sia l'occasione per riunire proprio tutti i candidati alle primarie e per rinnovare il loro impegno per la coalizione. L'assemblea sarà anche un'occasione per iniziare a confrontarsi sul programma con un processo partecipato che veda protagonisti i cittadini, le associazioni, il mondo del volontariato e delle reti civiche», ha dichiarato Pisapia.

Meloni: Mai detto che Renzi toglie voti al centrodestra - «Cruciani non ci provate! non ho mai detto che Renzi toglierà voti al centrodestra: lo avete detto voi. Per fortuna c'è la registrazione». E' quanto ha scritto su twitter il deputato del Pdl, Giorgia Meloni che ha smentito così le presunte dichiarazioni diffuse in un comunicato dalla redazione de 'La Zanzara'.