Cicchitto: Legge elettorale? Alcuni nodi da sciogliere
Sulla legge elettorale «la soluzione è vicina, ma ancora non c'è». Lo dice Fabrizio Cicchitto, capogruppo del Pdl alla Camera, in una intervista al Mattino. Gasparri: Preferenze unico vero strumento di scelta. Storace: Si governerà con milioni di voti in meno
ROMA - Sulla legge elettorale «la soluzione è vicina, ma ancora non c'è». Lo dice Fabrizio Cicchitto, capogruppo del Pdl alla Camera, in una intervista al Mattino.
FAVOREVOLE ALLE PREFERENZE - Alla domanda su quali siano i punti ancora da definire dell'accordo fra le forze della maggioranza, Cicchitto risponde: «Se il premio andrà al primo partito, come chiediamo noi del Pdl, o alla coalizione, come vuole il Pd, e di che entità sarà, se del 10% o del 15%. Poi, preferenze o collegi oppure una soluzione intermedia tra queste due ipotesi? Personalmente sono favorevole alle preferenze, ma non ho rigidità, si possono adottare anche i collegi. Una cosa è sicura: un terzo dei parlamentari va scelto dai partiti con i listini bloccati».
IL PDL E IL «LISTONE» - Con il premio al primo partito, chiede l'intervistatore, il Pdl punterebbe a un 'listone'? «Il Pdl - spiega l'esponente azzurro - resta la larga parte del centrodestra. Qualsiasi sarà il sistema elettorale, dovremo fare liste inclusive e non esclusive. Ero e resto in aperto dissenso con l'ipotesi di frammentazione del centrodestra in liste e listarelle di ex-An, ex-Fi senior e junior, dei cani e dei gatti... Non ho pregiudiziali sui nomi, ma ricordo a Berlusconi, che di certo ne capisce più di me, che la sigla del Pdl è conosciuta da tutti e che abbandonarla crea un problema di scarsa conoscibilità nell'elettorato».
GASPARRI PER LE PREFERENZE - «Mandato in archivio l'equivoco delle grandi ammucchiate ora bisogna archiviare l'ipotesi dei collegi per fare una legge elettorale con le preferenze, unico strumento per far scegliere davvero gli elettori». Lo afferma in una nota il capogruppo del Pdl al Senato, Maurizio Gasparri, secondo il quale «il Pdl è al lavoro per un progetto di difesa dell'economia reale in contrapposizione al panfiscalismo della sinistra e dei suoi reggicoda».
STORACE: SI GOVERNERÀ CON MILIONI DI VOTO IN MENO - «Si cambia la legge elettorale. Col maggioritario si governava con un voto in più. Col proporzionale si governerà con milioni di voti in meno». E' quanto scrive su Twitter Francesco Storace, segretario nazionale de La Destra.
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