20 aprile 2024
Aggiornato 04:30
Il Governo e la «strana maggioranza»

Monti: Mai valutato ipotesi crisi pilotata

Fonti di palazzo Chigi assicurano che non se ne è mai parlato. Gelmini: Di noi ci sarà bisogno anche dopo il 2013. Rotondi: Voto a ottobre sarebbe preferibile per rassicurare mercati. Finocchiaro: Pdl poco leale. Di Pietro fuori dall'alleanza

ROMA - L'ipotesi di una crisi pilotata per andare ad elezioni in autunno non è mai stata presa in considerazione dal presidente del Consiglio Mario Monti. Lo spiegano fonti di palazzo Chigi, rispondendo a chi gli chiede se della questione si sia mai parlato ai vertici delle istituzioni: l'ipotesi, assicurano, è destituita di ogni fondamento, il presidente del Consiglio non mai detto nulla che riguardi questo argomento. L'ipotesi che non è mai stata presa in considerazione.

Gelmini: Di noi ci sarà bisogno anche dopo il 2013 - E' probabile che ci «sarà bisogno» del Pdl anche dopo il 2013 e, comunque, adesso bisogna ispirarsi ad un «principio di solidarietà nazionale». Lo ha detto l'ex ministro Mariastella Gelmini: «Per mesi la sinistra ha tentato di attribuire a Berlusconi la negatività dello spread. Non era e non é evidentemente così, e allo stesso modo non possiamo fare oggi carico a Monti di una crisi che non riusciamo a controllare - nonostante sacrifici e impegni importanti e gravosi - e che l'Europa non ci aiuta a fronteggiare».

Enrico Letta: Mai sentita ipotesi di crisi pilotata - L'ipotesi di una «crisi pilotata» non risulta al vice-segretario del Pd Enrico Letta e, comunque, prima di tornare al voto bisognerà «cambiare la legge elettorale». Letta lo ha detto in una intervista a SkyTg24: «Non c'è nessun legame tra spread e elezioni anticipate, e comunque si voterà tra sei-sette mesi. Crisi pilotata? Non ne ho mai sentito parlare, l'ho letto sui giornali stamattina».
«Il tema di fondo - ha aggiunto - è che non si può immaginare di votare senza aver cambiato la legge elettorale. Il governo sta facendo la sua parte, credo che il governo Monti i compiti a casa li abbia fatti al meglio, l'Italia l'anno prossimo avrà avanzo primario e un quasi pareggio di bilancio».

Rotondi: Voto a ottobre sarebbe preferibile per rassicurare mercati - «La road map del governo ricostruita dall'ottimo Francesco Verderami sul Corriere della Sera sembra quella che ripetiamo da mesi: le elezioni a ottobre sono preferibili perché i mercati si rassicurano più con la stabilità che con le campagne elettorali». Lo ha dichiarato l'ex ministro Gianfranco Rotondi sul sito democraziacristianaquotidiano.it

Finocchiaro: Pdl poco leale. Di Pietro fuori dall'alleanza - «Il primo effetto visibile del ritorno di Berlusconi» è «un tentativo disperato di utilizzare gli ultimi mesi in cui sono maggioranza in Parlamento per fare un po' di propaganda sul presidenzialismo. In tutto questo vedo solo un incredibile cinismo sulla pelle degli italiani». Lo ha detto, in un'intervista a 'L'Unità', il capogruppo del Pd al Senato, Anna Finocchiaro. «Sono preoccupata. Ho molti dubbi sulla lealtà del Pdl nei confronti del governo. Il fatto che si ricostituisca la maggioranza di Berlusconi - ha sottolineato - può non avere conseguenze sul governo? È stata messa in movimento una iniziativa irresponsabile, e temo che porterà frutti avvelenati».
Quanto a Di Pietro e ai suoi attacchi al Colle, l'esponente democratica ha dichiarato: «Quello che sta facendo è inaccettabile. In queste condizioni non è neppure pensabile l'ipotesi di un'alleanza elettorale con l'Idv. Secondo me le sue parole dimostrano che di Pietro ha già fatto scelte di altro genere per le prossime elezioni».