19 aprile 2024
Aggiornato 00:00
VIII conferenza internazionale sul virus

Aids: Cardinal Bertone ai Governi, accesso gratuito alle cure

Il Segretario di Stato vaticano, ha fatto appello agli Stati del mondo affinché promuovano «l'accesso universale alle cure» per i malati di aids, nel discorso d'apertura pronunciato stamane alla VIII conferenza internazionale sul virus organizzata dalla comunità di Sant'Egidio

CITTÀ DEL VATICANO - Il Cardinale Tarcisio Bertone, segretario di Stato vaticano, ha fatto appello agli Stati del mondo affinché promuovano «l'accesso universale alle cure» per i malati di aids, nel discorso d'apertura pronunciato stamane alla VIII conferenza internazionale sul virus organizzata dalla comunità di Sant'Egidio, a Roma, presso l'Istituto San Gallicano di Trastevere.

APPELLO AGLI STATI - «Vorrei, alla presenza di tanti autorevoli Ministri e responsabili della Salute, rivolgere un appello alla Comunità internazionale, agli Stati e ai donatori: forniamo presto ai malati di Aids una cura gratuita ed efficace! Che sia consentito l'accesso universale alle cure!», ha detto il principale collaboratore del Papa nel discorso diffuso dalla sala stampa vaticana.

NON E' UN'UTOPIA - «Facciamolo partendo dalle madri e dai bambini. In questa sede, a nome del Santo Padre, mi faccio voce di tanti sofferenti, di tanti malati che non hanno voce. Non perdiamo tempo e investiamo le tutte risorse necessarie! I risultati di Dream (progetto della comunità di Sant'Egidio, ndr.) e gli studi di previsione dell'Oms lo confermano: l'accesso universale alle cure è raggiungibile, scientificamente provato ed economicamente percorribile. Non è un'utopia: è possibile! Anche in Africa come in Europa, abbiamo il dovere di raggiungere ogni donna sieropositiva in gravidanza, somministrarle la terapia antiretrovirale, consentirle di dare alla luce un bambino libero dall'Aids e di farlo crescere con il suo accompagnamento materno. Non possiamo concepire un accesso alle cure per tutti senza considerare la debolezza - anche economica - della maggior parte delle popolazioni africane e delle donne. C'è necessità di un accesso gratuito alle cure». Al convegno, intitolato 'W le mamme, W i bambini', ha partecipato anche il ministro per la Cooperazione internazionale e l'Integrazione, Andrea Riccardi, fondatore della comunità di Sant'Egidio.

IL CONTRIBUTO DELLA CHIESA - «La Chiesa Cattolica, fin dalla comparsa del terribile flagello dell'AIDS, ha sempre offerto il suo contributo nel prevenire la trasmissione del virus HIV e nell'assistere i malati e le loro famiglie sul piano medico, sociale, spirituale e pastorale», ha detto il card. Bertone.

GLOBALIZZAZIONE DELLA SOLIDARIETÀ - «Non possiamo disinteressarci di una parte del mondo che soffre e che è ammalata. C'è bisogno di risposte globali a problemi che hanno una dimensione mondiale. Ci vuole veramente una globalizzazione della solidarietà! Attualmente circa il 30% dei centri per la cura dell'Hiv/Aids in tutto il mondo sono cattolici. In particolare in Africa, le attività di assistenza sanitaria della Chiesa spesso forniscono il fondamentale supporto alle persone che vivono fuori dalle aeree urbane e nelle zone rurali».

IL RUOLO DELLA FONDAZIONE «IL BUON SAMARITANO» - Bertone ha ricordato che «il Beato Giovanni Paolo II ha istituito poi nel 2004 la Fondazione 'Il Buon Samaritano', affidata al Pontificio Consiglio per la Pastorale della Salute, e confermata dal Papa Benedetto XVI, per portare aiuto ai malati più bisognosi, in particolare le vittime dell'Aids». Il segretario di Stato vaticano ha ringraziato anche la comunità di Sant'Egidio «per il lavoro che svolge con il Programma Dream in Africa. Con i suoi 33 centri Dream in 10 paesi africani, rappresenta un modello di indiscutibile efficacia nei risultati, ma anche di impegno cristiano, di capacità di farsi accanto a chi soffre, non dispensando solo le cure, ma considerando ciascun malato come persona, mai riducendo l'individuo alla malattia. In tal modo si può restituire dignità a chi se ne è visto privato a causa dello stigma che circonda tale malattia».