Grillo: Berlusconi, è una bolla che dà un segnale ai partiti
Il leader del PDL a Bruxelles per il vertice del PPE: «Potrei anche fargli i complimenti». D'Alema: «Se vincesse, per l'Italia sarebbe il crac»
BRUXELLES - Silvio Berlusconi non crede che il fenomeno del Movimento 5 Stelle sia destinato a durare, ritiene però che il successo elettorale avuto sia un segnale importante per i partiti. Ai giornalisti che a Bruxelles gli chiedono se avesse fatto i complimenti al leader del movimento Beppe Grillo, Berlusconi risponde: «No, ma magari glieli faccio».
Secondo l'ex premier, quanto successo alle ultime elezioni con l'esplodere dei candidati grillini «è una bolla che deve dare un segnale ai partiti».
D'Alema: Se vincesse, per l'Italia sarebbe il crac - Beppe Grillo ha la sua «radice culturale» nell' «antipolitica», ma ormai è un «fenomeno politico» e bisogna preoccuparsi perché se una forza del genere vincesse alle elezioni politica «per l'Italia sarebbe il crac». Lo ha detto all'Espresso il presidente del Copasir Massimo D'Alema: «Dobbiamo renderci conto che noi siamo un grande Paese europeo, con vincoli economici internazionali. E dobbiamo immaginarci cosa potrebbe succedere se nel 2013, nel compiacimento generale, un fenomeno di questo tipo dovesse esplodere a livello nazionale con parole d'ordine come l'uscita dall'euro o il fatto che non dobbiamo pagare il debito pubblico. Capisco che tutto questo faccia divertire i media e che la sinistra vecchia, noiosa e burocratica venga presa a ceffoni... Ma dobbiamo tutti renderci conto che se dovesse vincere una forza di questo tipo per l'Italia sarebbe il crac».
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