Elezioni, il Centrosinistra si impone nei capoluoghi
26 Comuni capoluogo interessati dal voto: 15 sono andati al centrosinistra nelle sue varie composizioni, 6 al Pdl, 1 al movimento Cinque stelle di Grillo, 2 all'Udc, 1 alla Lega Nord e 1 al candidato di una lista civica. Il PD strappa 9 piazze al PDL, ma l'astensionismo è il protagonista
ROMA - Le elezioni amministrative sono finite. Con i ballottaggi di oggi, infatti, si è completata anche la mappa delle amministrazioni dei 26 Comuni capoluogo interessati dal voto: 15 sono andati al centrosinistra nelle sue varie composizioni, 6 al Pdl, 1 al movimento Cinque stelle di Grillo, 2 all'Udc, 1 alla Lega Nord e 1 al candidato di una lista civica.
Numerosi i cambi di segno nelle amministrazioni, passaggi in massima parte da centrodestra a centrosinistra: Rieti, Como, Monza, Isernia, Alessandria, Asti, Brindisi, Taranto e Lucca vedono sindaci del Pd o appoggiati dai democratici, ma cambiano bandiera anche Palermo, che passa dal sindaco di centrodestra Cammarata all'amministrazione di Leoluca Orlando dell'Idv, e Parma, prima città governata dal centrodestra e da oggi laboratorio del Movimento 5 Stelle che, grazie alla collaborazione anche del Pdl, ha imposto il suo «uomo», Federico Pizzarotti. Un solo capoluogo ha invece deciso di dire basta con il centrosinistra e di passare al centrodestra: è Frosinone.
Per quanto riguarda le conferme, il centrosinistra resta al governo di Genova, L'Aquila, Taranto, Pistoia, La Spezia e Piacenza. Il centrodestra mantiene invece le amministrazioni di Trani, Gorizia, Lecce, Trapani e Catanzaro. Due sindaci di capoluogo, inoltre, battono bandiera Udc: ad Agrigento, città del segretario del Pdl, Angelino Alfano, si è confermato sindaco il centrista Zambuto. Anche a Cuneo è stato eletto un centrista: è il neosindaco Federico Borgna, che ha strappato la piazza al centrosinistra.
Esulta il MoVimento 5 Stelle - La Lega, pur avendo perso nelle storiche roccaforti del Nord, già due settimane fa è riuscita a confermare l'amministrazione di Verona con Flavio Tosi. Esulta il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo, con la storica vittoria di Parma, dove Federico Pizzarotti ha superato al ballottaggio il rivale di centrosinistra, salendo al governo della città della Pilotta grazie all'appoggio (non certo ufficiale) del Pdl, che governava la precedente amministrazione. Da segnalare infine il caso-Belluno: nella cittadina veneta, il neo-sindaco entra sotto la bandiera dei «civici», ma in realtà si tratta dell'ex capogruppo in Consiglio comunale del Pd, che si è candidato autonomamente con una propria lista civica.
Per quanto riguarda i soli ballottaggi, il centrosinistra con il Pd ha vinto in 12 capoluoghi, più Palermo (città in cui, però, il Pd appoggiava un candidato diverso dal vincente Orlando), mentre il centrodestra ha vinto in tre città. L'Udc, per eleggere i suoi due sindaci, ha dovuto aspettare il turno di ballottaggio e così pure il Movimento 5 Stelle.
Astensionismo protagonista - Le amministrative del 2012, comunque, verranno ricordate anche per la bassissima affluenza: ai ballottaggi ha infatti votato appena il 51,38% degli aventi diritto, mentre alle comunali del 2007, nelle stesse città, ci fu un'affluenza media del 63,24%. Vale la pena di ricordare che al primo turno delle amministrative 2012 ha votato il 65,36% degli elettori. Al primo turno del 2007 votò il 73,74% degli aventi diritto.
- 14/06/2022 Comunali, al primo turno 15 ballottaggi e 6 Sindaci di centrodestra
- 11/06/2022 Leadership centrodestra e «campo largo», il doppio test politico alle Comunali
- 11/06/2022 Nove milioni di italiani al voto per le Comunali. I partiti tastano il polso per le Politiche
- 11/06/2022 In Piemonte 93 Comuni alle urne, riflettori su Alessandria