26 aprile 2024
Aggiornato 22:00
«Insolita» polemica per il Colle

Napolitano, Grillo e il «boom elettorale»

Al comico genovese non è piaciuta l'ironia con la quale il Capo dello Stato ha minimizzato il risultato dei «grillini» alle elezioni e gli ha replicato dalle pagine del suo blog. Buon riposo Presidente. E vedrà alle politiche

ROMA - Il risultato delle elezioni amministrative ha animato una «insolita» polemica, quella tra il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e il leader del Movimento Cinque Stelle, Beppe Grillo. Al comico genovese infatti non è piaciuta l'ironia con la quale il Capo dello Stato ha minimizzato il risultato dei «grillini» alle elezioni e gli ha replicato dalle pagine del suo blog.

Di boom ricordo solo quello degli anni '60 - Interpellato dai cronisti su quello che è stato definito un «boom» elettorale per i candidati del M5S che in molte città hanno raggiunto il 10% dei consensi, Napolitano ha infatti risposto: «Di boom io ricordo solo quello degli anni '60, non ne vedo altri». Tanto è bastato per scatenare il comico genovese che anche nei giorni scorsi non era stato timido nei confronti del Presidente della Repubblica per i suoi appelli contro la demagogia e il qualunquismo e per una «rigenerazione della politica». «Sono rimasto a bocca aperta, spalancata, come un'otaria - ha scritto Grillo sul suo blog -. Ho le mascelle che mi fanno ancora male. Là dove non hanno osato neppure i Gasparri e i Bersani ha volato (basso) Napolitano».
Il Capo dello Stato aveva però svolto un ragionamento più ampio sul voto del 6 e 7 maggio che, pur essendo «piuttosto circoscritto» in quanto ha interessato «un numero non grandissimo di elettori», richiede comunque una «riflessione», delle forze politiche, soprattutto per i problemi di governabilità che ne possono scaturire. «Ci sono motivi di riflessione per le forze politiche e per i cittadini, per tutti - ha detto -, sui rapporti con la politica e sui problemi di governabilità, oggi a livello locale, ma problemi di governabilità che in Europa si pongono anche a livello nazionale in diversi Paesi», e il riferimento era forse al risultato delle elezioni politiche in Grecia. Un esito che anche tra i politici italiani ha destato preoccupazione, soprattutto per il rischio della frammentazione, tendenza piuttosto diffusa anche nel nostro paese, tanto da spingere i principali partiti impegnati nella riforma ad un ripensamento sul modello di legge elettorale da adottare, mettendo in discussione quel proporzionale che era stato a lungo sponsorizzato dai centristi e infine anche da parte del Pd.

Ma a Grillo non è piaciuta l'analisi di Napolitano: «'Il Presidente della Repubblica è il Capo dello Stato e rappresenta l'unità nazionale' (articolo 87 della Costituzione). Rappresenta anche il MoVimento 5 Stelle - ha puntualizzato il leader del movimento - e anche, dopo queste elezioni, i suoi circa 250 consiglieri comunali e regionali scelti dai cittadini. Il boom del M5S non si vede, ma si sente. Boom, boom, Napolitano!». Con Grillo sulle pagine del blog si sono scatenati anche i 'grillini' con attacchi al Capo dello Stato soprattutto per il ruolo che ricopre. In futuro però, ha assicurato Grillo, anche sul Colle non saliranno più gli esponenti dei partiti: «L'anno prossimo si terranno le elezioni politiche e, subito dopo, sarà nominato il successore di Napolitano, che potrà godersi il meritato riposo. Se il MoVimento 5 Stelle farà boom (come quello dei favolosi anni '60), il prossimo presidente non sarà un'emanazione dei partiti, come la Bonino, e neppure delle banche, come Rigor Montis».

Boccia: Dopo Napolitano Grillo deriderà anche italiani? - «Beppe Grillo, ormai «Maestro del nulla», lo stesso che nei suoi improperi senza capo né coda chiede di uscire dall'euro e auspica che i Bot non vengano rimborsati, oggi si scaglia addirittura contro il capo dello Stato. A questo punto, ci chiediamo, quand'è che metterà alla berlina tutti gli italiani che non la pensano come lui?». Così Francesco Boccia, coordinatore delle Commissioni economiche del Gruppo Pd alla Camera, commenta le parole con cui il leader del Movimento 5 Stelle ha replicato al presidente della Repubblica.