20 aprile 2024
Aggiornato 17:30
I costi della politica

Partiti: Chiti, stop ai rimborsi di luglio

L'esponente del PD: Non si perda un minuto, anche la politica faccia sacrifici. Finocchiaro: Il PD vuole il dimezzamento. Belisario: Si discuta la nostra proposta di legge popolare

ROMA - «In una situazione normale se si perdono due giorni per fare una buona legge sul finanziamento ai partiti non sarebbe un dramma. Ma questa non è una situazione normale, c'è una sfiducia tra i cittadini nei confronti dei partiti e della politica, quindi non si possono perdere nemmeno dei minuti». Lo ha detto il vice presidente del Senato Vannino Chiti nel corso della trasmissione Un caffe' con... su Sky Tg24.

Anche la politica faccia sacrifici - Per Chiti «è necessario che i partiti chiedano scusa ai cittadini, per il cattivo uso che hanno fatto dei rimborsi elettorali». L'esponente del Pd ha ricordato che ieri i democratici hanno presentato una propria proposta di legge: «Ci sono alcuni punti su cui saremo intransigenti, chi non è d'accordo si assumerà le sue responsabilità: vogliamo che ci sia il dimezzamento del rimborso elettorale, che sia legato ai voti effettivamente presi, che ci sia una parte di sottoscrizione, con contributi non elevati, da parte dei cittadini su cui lo Stato può fare delle agevolazioni fiscali, così come previsto da una proposta di legge di iniziativa popolare. Infine è necessario un forte controllo: la certificazione esterna sui bilanci dei partiti da parte di società riconosciute - che il Pd ha già attuato dalla sua nascita - il controllo della Corte dei Conti e la pubblicazione dei bilanci anche sui siti internet». «A mio avviso - è la conclusione di Chiti - l'ultima tranche di finanziamenti non deve essere erogata ai partiti. Si tratta di un sacrificio non eccessivo che la politica dei partiti deve fare così come stanno facendo i cittadini, di fronte alle difficoltà della vita quotidiana».

Finocchiaro: Il PD vuole il dimezzamento - Il Pd vuole il dimezzamento dei finanziamenti ai partiti e non è disposto ad accettare «niente di meno». Lo ha detto la presidente dei senatori Pd Anna Finocchiaro: «Penso che in un momento delicato come questo - ha sottolineato Anna Finocchiaro - la politica debba recuperare la massima credibilità, serietà e trasparenza. Per quanto riguarda il finanziamento ai partiti, la posizione del Pd è specchiata: noi siamo per il dimezzamento dei fondi già dalla prossima rata e per una rendicontazione trasparente e certificata. Non accetteremo niente di meno, in Parlamento, e bisogna anche fare presto».

Castagnetti: Il Pdl non vuole dimezzare la rata di luglio - Sui rimborsi elettorali ai partiti «ieri si doveva avere più coraggio ed arrivare ad una conclusione. Purtroppo, è bene che non lo si dimentichi mai, questa strana maggioranza che sostiene questo strano governo è composta da partiti che spesso hanno su varie questioni posizioni contrapposte». Lo ha detto a Radio Radicale il deputato del Pd Pierluigi Castagnetti.
«Come è noto - ha aggiunto - il Pd ha avanzato una proposta agli altri partiti della maggioranza che prevede non solo il dimezzamento dei rimborsi ma anche l'applicazione di criteri sull'assegnazione delle risorse pubbliche come quelli vigenti in Germania. Abbiamo proposto che il criterio venisse applicato immediatamente anche sull'ultima rata del finanziamento che deve andare all'incasso a luglio e da parte del Pdl ci sono riserve proprio su quest'ultimo aspetto. Questa è la ragione per cui ci si è fermati, visto che i due relatori avevano l'impegno di presentare una proposta unitaria».

Belisario: Si discuta la nostra pdl popolare - «La rigenerazione della politica si allontana sempre di più, perché si continua a perdere tempo con una bozza di riforma dei partiti all'acqua di rose che non trova l'intesa della maggioranza transgenica ABC. Al Paese non serve una «riformicchia» di facciata come quella che circola nei Palazzi». Lo ha dichiarato Felice Belisario, presidente dei senatori dell'Italia dei Valori, che ha aggiunto: «Tra continui rinvii e resistenze varie, la montagna partorirà il topolino: un testo di legge che, invece di fare da antidoto al veleno dell'antipolitica, sarà solo ed esclusivamente un placebo, insopportabile per i sempre più vessati cittadini».