31 luglio 2025
Aggiornato 00:30
Per arginare l'onda dell'antipolitica

Partiti, la Camera taglierà i rimborsi, Casini: Entro l'estate

Superato il testo «ABC». I relatori ne scriveranno un altro. E' stato il presidente dei Deputati del Pd, Dario Franceschini, a chiedere nel corso della conferenza dei capigruppo di abbinare al testo ABC sul controllo dei bilanci anche il tema della riduzione dei finanziamenti

ROMA - A due settimane dalla presentazione della proposta di legge firmata Angelino Alfano, Pierluigi Bersani e Pier Ferdinando Casini la maggioranza ci ripensa e, per arginare l'onda dell'antipolitica e dare un segnale agli elettori in piena campagna elettorale per le amministrative, decide di mettere mano subito alla riduzione del finanziamento pubblico ai partiti, che il testo ABC rimandava disciplinando solo il controllo dei bilanci: ora le due cose, la trasparenza e il taglio dei rimborsi elettorali, cammineranno insieme su una corsia preferenziale che farà approdare un testo in Aula alla Camera il 14 maggio. «Deve essere legge entro l'estate», ha ammonito il leader Udc. Ma la strada è tutt'altro che spianata.

E' stato il presidente dei deputati del Pd, Dario Franceschini, a chiedere nel corso della conferenza dei capigruppo di ieri mattina di abbinare al testo ABC sul controllo dei bilanci anche il tema della riduzione dei finanziamenti che i democratici, con la pdl presentata martedì scorso dal segretario Pierluigi Bersani, vogliono dimezzare. La proposta è stata accolta all'unanimità da tutti i gruppi ed è stata assecondata dalla commissione Affari Costituzionali che sta esaminando la materia: in quella sede, quindi, è stato deciso che i relatori del testo ABC, Gianclaudio Bressa (Pd) e Giuseppe Calderisi (Pdl), si occuperanno di mettere a punto un nuovo articolato - lo illustreranno il 3 maggio prossimo - che di fatto supererà quello dei tre leader di maggioranza.

Un testo in cui si stabilirà chi deve controllare la regolarità dei bilanci dei partiti, l'entità delle sanzioni e a quanto debba ammontare il finanziamento pubblico. Tema quest'ultimo fino a oggi contenuto nelle 20 proposte di legge di attuazione dell'articolo 49 della Costituzione che, tra le altre cose, conferiscono ai partiti personalità giuridica e stabiliscono norme sugli statuti. Lega e Radicali, tra i più accaniti oppositori delle modalità con cui la maggioranza ha gestito la vicenda, sostengono che quelle proposte ora finiranno su un binario morto. Per due ragioni: innanzitutto perché la conferenza dei capigruppo non ha fissato una data di approdo in Aula e poi perché alle 20 proposte di legge abbinate già in Commissione se ne aggiungeranno altre complicando così (e rinviando) il lavoro del relatore Andrea Orsini cui spetta fare una sintesi. «L'articolo 49 è morto - sostiene il leghista Pierguido Vanalli - così come la legge elettorale. Rimarrà questa».

A Bressa e Calderisi toccherà valutare dunque le varie proposte di riduzione dei finanziamenti (da quella Udc che recepisce la proposta Capaldo a quella del Pd aspettando quella del Pdl, più volte annunciata da Alfano) e rivedere anche le norme contenute nel testo ABC sui controlli: sulla Commissione composta dal presidente della Corte dei Conti, da quello del Consiglio di Stato e dal primo presidente di Cassazione cui veniva affidato il compito di verificare la regolarità dei bilanci sono piovute le critiche del numero uno della Suprema Corte, Ernesto Lupo, innanzitutto. Quindi quel punto sarà certamente oggetto di modifiche.