Lega, si dimette l'Assessore Monica Rizzi
Dopo le dimissioni di Renzo Bossi dal Consiglio regionale lombardo e le espulsioni di Rosi Mauro e Francesco Belsito, oggi è stata la volta delle dimissioni dell'assessore allo Sport in Regione Lombardia. La Guardia di Finanza in via Bellerio: «Visita concordata»
BERGAMO - Prosegue nel Carroccio l'opera di «pulizia» interna invocata dai militanti e confermata, anche nei giorni scorsi, da Roberto Maroni. Dopo le dimissioni di Renzo Bossi dal Consiglio regionale lombardo e le espulsioni di Rosi Mauro e Francesco Belsito, oggi è stata la volta delle dimissioni di Monica Rizzi da assessore allo Sport in Regione Lombardia. «La questione è risolta», ha detto Roberto Maroni in serata, commentando le dimissioni della Rizzi. Le ha presentate e ne abbiamo preso atto - ha aggiunto - il capogruppo in Regione, Stefano Galli, ha annunciato la sua sostituzione con la consigliera Luciana Ruffinelli».
Guardia di Finanza in via Bellerio - Sul versante giudiziario, la Guardia di Finanza si è recata oggi nella sede della Lega in via Bellerio per acquisire documentazione contabile nell'ambito dell'inchiesta sull'uso di fondi pubblici del Carroccio avviata dalla Procura di Milano. Una visita che, secondo la precisazione arrivata in serata dalla Lega, era stata «concordata» nell'incontro avuto lo scorso 11 aprile da Roberto Maroni e il nuovo tesoriere Stefano Stefani con i magistrati milanesi, durante il quale «la Lega Nord aveva fornito la sua piena disponibilità a collaborare con gli inquirenti per fare chiarezza» sullo scandalo del presunto uso dei fondi pubblici per scopi privati da parte di alcuni esponenti del partito, che ha portato tra l'altro alle dimissioni di Umberto Bossi da segretario federale. L'arrivo della Guardia di Finanza, ha precisato Maroni, era «concordato. Non c'è stata nessuna perquisizione, e tantomeno mentre era in corso un vertice. C'era un incontro tra me e Calderoli, definirlo un vertice mi sembra esagerato. E la Guardia di Finanza insieme ai consulenti della Procura erano lì con il nostro avvocato perché è stato concordato che non ci saranno più perquisizioni a sorpresa, ma solo richieste di documenti».
Le dimissioni di Monica Rizzi - Nonostante le smentite ufficiali della vigilia, la leadership leghista aveva chiesto a Monica Rizzi, la leghista bresciana che aveva sostenuto la candidatura di Renzo Bossi e finita sotto inchiesta per «dossieraggio», di dimettersi. E così è stato. «Nonostante siano chiuse le inchieste che mi vedevano coinvolta - ha affermato Rizzi attraverso una nota - ed addirittura vi è stata la remissione della denuncia per dossieraggio nei miei confronti alla richiesta del mio partito di fare un passo indietro rispondo obbedisco, come ho fatto nel 2010 per candidare Renzo Bossi e in tutti questi 24 anni di Lega Nord. Per questo ho firmato le mie dimissioni rimettendo le mie deleghe nelle mani di Roberto Maroni e Roberto Calderoli membri del triumvirato della Lega Nord. Ringrazio infinitamente Umberto Bossi - ha concluso Rizzi - per la splendida esperienza che mi ha permesso di fare in questi due ultimi anni».
Maroni annuncia gli «Stati generali della Padania» - Sempre sul versante politico, Maroni ha annunciato gli «Stati generali della Padania», da tenersi a metà maggio, «un'assemblea tematica dove invitare tutti i nostri amministratori per discutere con loro delle soluzioni da dare ai problemi del mondo delle imprese, della pubblica amministrazione, dei cittadini, dei giovani e dei pensionati».
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