Per il «Financial Times» possibile una nuova manovra, Governo: Non serve
La scarsa crescita è il nodo che, secondo il rapporto citato dal FT, potrebbe compromettere gli sforzi di risanamento. Passera: L'austerità non fa crescere. Palazzo Chigi conferma il pareggio di bilancio nel 2013
ROMA - Il Financial Times cita un rapporto riservato della Commissione Ue per dire che potrebbe servire al'Italia un'altra manovra correttiva. La smentita del governo è secca. Fonti di palazzo Chigi si limitano a ricordare quanto il premier Mario Monti dice da tempo, in ultimo pochi giorni fa a Tokyo: il pareggio di bilancio nel 2013 «resta l'obiettivo che sarà perseguito e che non richiederà nuove manovre». Il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, dice invece esplicitamente «no» a nuove misure di austerity per puntare al contrario sulla «crescita».
Perchè proprio la scarsa crescita è il nodo che, secondo il rapporto citato dal Ft, potrebbe compromettere gli sforzi di risanamento: se è vero che l'Italia ha ottenuto risultati «chiaramente di rilievo» nel consolidamento di bilancio, è altrettanto vero - sempre secondo il rapporto - che «l'obiettivo dell'Italia di centrare gli obiettivi di bilancio potrebbe essere messo a rischio dallo scenario di crescita depressa e da tassi d'interesse relativamente alti». Da qui la conclusione: il governo di Monti dovrebbe «essere pronto a evitare ogni ritardo nell'esecuzione delle misure e intraprendere ulteriori azioni se necessario».
Passera: Con l'austerità non si cresce - Prospettiva come detto smentita seccamente da palazzo Chigi, e con altrettanta forza dal ministro Passera: «Con l'austerità non si cresce. Al contrario, dobbiamo mettere in moto tutte quelle operazioni sia di tipo orizzontale (innovazione, internazionalizzazione, credito ed energia) sia settore per settore per fare in modo che oltre ad aver messo in ordine i conti ci sia anche crescita di un'economia, ma soprattutto dell'occupazione».
La smentita di Bruxelles - Una parziale smentita arriva anche da Bruxelles, con il portavoce del vicepresidente della Commissione europea Olli Rehn, responsabile di Affari economici e monetari, che ribadisce: «L'Italia «ha preso misure decisive sia sul risanamento dei conti che sulle riforme strutturali volte a rilanciare l'economia». Tuttavia, dice sempre il portavoce di Rehn, «non posso confermare il presunto rapporto della Commissione, né il suo status né la sua autenticità».
Il PD d'accordo con il Ministro dello Sviluppo - E alla posizione del governo plaude il Pd, con il vicepresidente dei deputati Michele Ventura: «Non saremo certo noi del Pd a predicare la finanza allegra, né a dire che i bilanci degli Stati possano andare fuori controllo, ma sono anni che parliamo d'investimenti, crescita e rilancio dell'occupazione. Per questo oggi siamo completamente d'accordo con il ministro del governo Monti».
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